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Approfondimento sui maggiori argomenti relativi al trasporto internazionale

Le Condizioni Generali disciplinano i rapporti contrattuali tra lo Spedizioniere e i suoi clienti, definendo obbligazioni e responsabilità. 

Lo Spedizioniere, agendo su mandato, si occupa della stipula del contratto di trasporto e delle operazioni accessorie, con discrezionalità e diligenza.  Le condizioni specificano anche le responsabilità relative a merci, termini di consegna, dichiarazioni e garanzie del Mandante/Mittente, e limiti di responsabilità dello Spedizioniere, inclusi danni e reclami.

Approfondisci  CONDIZIONI GENERALI DEGLI SPEDIZIONIERI

Minor Vincoli Normativi

Il trasporto marittimo comporta un numero inferiore di limitazioni e normative rispetto a quello aereo, offrendo così un processo logistico più flessibile e accessibile.

Costo Competitivo

Spedire merci via mare è indubbiamente l’opzione più economica, consentendo alle aziende di ottimizzare significativamente le spese di trasporto.

Ampia Capacità di Carico

Le navi cargo vantano una straordinaria capacità di carico, rendendole ideali per spedizioni di grandi volumi o merci di dimensioni particolari. Questa modalità di trasporto si dimostra particolarmente vantaggiosa per la movimentazione di carichi pesanti, veicoli, macchinari e beni pericolosi, rappresentando la scelta preferita per le aziende che gestiscono ingenti quantitativi di merce.

Accesso a Destinazioni Remote

Il trasporto marittimo permette di raggiungere località anche molto distanti, a condizione che siano dotate di porti commerciali adeguati, ampliando così le opportunità di mercato.

Flessibilità nelle Tempistiche

Sebbene i tempi di consegna siano più lunghi rispetto ad altre modalità di trasporto, questo fattore consente ai destinatari di preparare con calma tutta la documentazione necessaria per l’importazione, garantendo un processo logistico più organizzato e privo di stress.

Il container e la spedizione Internazionale

La spedizione internazionale moderna si basa principalmente sull’utilizzo di container, ovvero unità di carico dalle dimensioni standardizzate che semplificano e velocizzano il trasporto delle merci a livello globale. Esploriamo insieme le principali caratteristiche e i costi legati al trasporto tramite container, una scelta adottata da numerose aziende per inviare prodotti in ogni parte del mondo.

La Storia del Container

L’idea del container moderno è attribuita a Malcom McLean, un imprenditore americano nel settore dell’autotrasporto. Negli anni Cinquanta, McLean ebbe un’intuizione rivoluzionaria: comprendere che se la merce fosse stata trasferita all’interno di un contenitore standardizzato, il processo di spostamento dalla strada al mare sarebbe stato notevolmente semplificato e velocizzato. Questo concetto ha radicalmente trasformato il trasporto terrestre e marittimo, nonché l’infrastruttura portuale e ferroviaria. La containerizzazione ha avuto un impatto enorme su tutte le fasi della logistica internazionale, spingendo le industrie a progettare nuovi veicoli, vagoni ferroviari, navi e attrezzature portuali come gru a portale e gru gommate. Anche i container stessi hanno visto una continua evoluzione: da semplici scatoloni metallici a soluzioni altamente specializzate, come quelli per il trasporto di liquidi, per merci a temperatura controllata o per prodotti granulari.

La spedizione internazionale moderna si basa principalmente sull’utilizzo di container, ovvero unità di carico dalle dimensioni standardizzate che semplificano e velocizzano il trasporto delle merci a livello globale. Esploriamo insieme le principali caratteristiche e i costi legati al trasporto tramite container, una scelta adottata da numerose aziende per inviare prodotti in ogni parte del mondo.

La Storia del Container

L’idea del container moderno è attribuita a Malcom McLean, un imprenditore americano nel settore dell’autotrasporto. Negli anni Cinquanta, McLean ebbe un’intuizione rivoluzionaria: comprendere che se la merce fosse stata trasferita all’interno di un contenitore standardizzato, il processo di spostamento dalla strada al mare sarebbe stato notevolmente semplificato e velocizzato. Questo concetto ha radicalmente trasformato il trasporto terrestre e marittimo, nonché l’infrastruttura portuale e ferroviaria. La containerizzazione ha avuto un impatto enorme su tutte le fasi della logistica internazionale, spingendo le industrie a progettare nuovi veicoli, vagoni ferroviari, navi e attrezzature portuali come gru a portale e gru gommate. Anche i container stessi hanno visto una continua evoluzione: da semplici scatoloni metallici a soluzioni altamente specializzate, come quelli per il trasporto di liquidi, per merci a temperatura controllata o per prodotti granulari.

L’Impatto della Containerizzazione sui Commerci Globali

Il concetto di containerizzazione ha significativamente incrementato il commercio internazionale, dando impulso al trasporto marittimo e ai traffici tra continenti, in particolare tra America, Europa e Asia. Con l’adozione diffusa di container, è stato possibile sviluppare l’intermodalità, ovvero il passaggio agevole della merce tra diversi mezzi di trasporto (come camion, navi e treni), rispondendo così alle nuove esigenze del settore logistico.

La continua evoluzione del trasporto via container ha reso il commercio globale più accessibile e conveniente, con una crescita costante delle infrastrutture e delle capacità logistiche in tutto il mondo.

Container Completo (FCL)

Il Full Container Load (FCL), ovvero carico a container completo, si riferisce alla situazione in cui un singolo container è completamente dedicato alla merce di un’unica azienda, anche se destinata a uno o più clienti.

Vantaggi del FCL

Maggiore sicurezza: Poiché il container è dedicato a un unico cliente, il rischio di danneggiamenti o perdite è ridotto rispetto al carico condiviso. Una volta caricato direttamente presso il magazzino dei fornitori, il container viene sigillato e l’importatore procede ad aprirlo solo al momento dell’arrivo a destinazione finale (fatta eccezione per eventuali controlli doganali, al termine dei quali viene applicato un nuovo sigillo).

Costi competitivi: Per volumi di carico elevati, l’FCL può risultare più conveniente rispetto ad altre modalità di spedizione come il LCL (Less than Container Load), poiché i costi fissi del container vengono suddivisi su un maggior numero di merci.

Controllo completo: Avere un container esclusivo consente una gestione più diretta e un controllo migliore sul carico, facilitando la pianificazione delle consegne.

Tempi di transito più rapidi: Con l’FCL, il container non deve attendere il completamento del carico da altri mittenti, accelerando i tempi di spedizione.

Svantaggi del FCL

Costi elevati: Affittare un intero container può essere costoso, in particolare se il volume delle merci non riempie completamente il container.

Costi di gestione e logistica: La gestione di un carico FCL può richiedere più coordinamento e può comportare costi aggiuntivi per la logistica, come la caricazione del container stesso.

Esistono diverse opzioni per ogni singola esigenza di trasporto container ma, indipendentemente da quale sia la scelta, bisogna prendere una decisione iniziale se affidarsi a container SOC o container COC.

I COC sono di proprietà del carrier (ossia della nave portacontainer o della linea di navi che si occuperanno del trasporto), mentre i SOC sono di proprietà del mittente.

COC – Carrier Owned Container (Container di proprietà del vettore) Il container COC è di proprietà del vettore, ovvero della compagnia di navigazione che si occupa del trasporto della merce, e può essere utilizzato per il carico durante il viaggio. In questo caso, il cliente paga una tariffa che copre tutti i costi associati al trasporto, compreso l’affitto del container. Una volta che la merce è stata scaricata e il container svuotato, quest’ultimo viene restituito al deposito del vettore senza ulteriori obblighi.

Vantaggi del COC:

Semplicità e Comodità: La gestione del container è interamente a carico del vettore, il che semplifica il processo per il mittente. Il cliente non deve preoccuparsi della manutenzione, della gestione o del ritorno del container.

Tariffa All-Inclusive: Il costo del trasporto, comprensivo del container, è stabilito dal vettore e di solito è più facile da calcolare in anticipo.

Ideale per Spedizioni Standard: I COC sono ideali per le spedizioni via mare che seguono rotte ad alto volume, con un flusso costante di merci, garantendo una gestione logistica snella.

Disponibilità: I vettori dispongono generalmente di una grande disponibilità di container, rendendo facile l’accesso al servizio.

Sconti in caso di squilibri: In alcune rotte, quando ci sono eccessi di container vuoti (ad esempio in zone con squilibri commerciali), l’utilizzo di un COC può portare a sconti sulle tariffe di trasporto.

Svantaggi del COC:

Costi Fissi: Il prezzo include la tariffa per il container, che potrebbe risultare più elevato rispetto a un SOC nelle rotte con minore traffico di merci.

Limitato Controllo: Il mittente ha poco controllo sul container, come sul suo stato, la disponibilità e la gestione dei tempi di restituzione. Ciò può essere un problema per le spedizioni che richiedono particolari tipi di container.

Restituzione del Container: Una volta svuotato, il container deve essere restituito al vettore, comportando potenziali costi aggiuntivi o ritardi se la restituzione non avviene tempestivamente.

I container marittimi standard ISO sono i modelli più comuni e utilizzati nel trasporto internazionale di merci. Questi container sono strutturati come parallelepipedi metallici e sono regolati da norme internazionali che ne definiscono le caratteristiche e le dimensioni. Ogni container è identificato da una sigla alfanumerica unica, composta da 4 lettere (la cui ultima è sempre una “U” per i container standard) e 7 numeri, che ne permettono il tracciamento globale attraverso i sistemi telematici.

Standardizzazione delle Dimensioni dei Container ISO

Le dimensioni dei container marittimi sono state standardizzate a livello internazionale nel 1967 per semplificare il trasporto e la movimentazione delle merci su scala globale. Le misure sono espresse in piedi e pollici (sistema anglosassone), affiancate dalle corrispondenti misure nel Sistema Internazionale (in millimetri). Le dimensioni più comuni dei container sono:

Container da 20 piedi (6,1 m), equivalente a 1 TEU (Twenty-foot Equivalent Unit), unità di misura utilizzata per definire la capacità del container.

Container da 40 piedi (12,2 m), equivalente a 2 TEU o FEU (Forty-foot Equivalent Unit), acronimo che indica un’unità equivalente a quaranta piedi.

Altezza Standard e Varianti

La maggior parte dei container ISO ha un’altezza standard di 8’6″ (2.591 mm) e sono comunemente conosciuti come “Box”. Tuttavia, negli ultimi anni, sono diventati sempre più diffusi i container High Cube, che si distinguono per una maggiore altezza di 9’6″ (2.896 mm). Nonostante le diverse altezze, è importante sottolineare che l’altezza del container non influisce sul calcolo del TEU, che misura solo la capacità volumetrica del container. Il TEU è essenziale per determinare la capacità di stiva di una nave, il numero di container movimentati in un porto e, talvolta, il costo del trasporto.

Tipologie di Container ISO

Oltre ai container standard, esistono altre varianti progettate per rispondere a esigenze specifiche nel settore del trasporto marittimo:

Container Box: Hanno la stessa altezza e larghezza dei container standard ma una lunghezza maggiore. Sono utilizzati per carichi voluminosi.

High Cube: Container più alti (9’6″) rispetto agli standard. Sono ideali per merci voluminose che richiedono più spazio in altezza.

Flat Rack: Container senza sponde laterali, o con sponde apribili, ideali per il trasporto di merci ingombranti o fuori misura come macchinari e veicoli.

Open Top: Container con un tetto apribile, che consente il caricamento e lo scaricamento della merce dall’alto, adatto per carichi particolari che non possono essere caricati tramite porte laterali.

Reefer: Container con temperatura controllata, utilizzati per il trasporto di prodotti sensibili alla temperatura, come alimenti freschi, farmaci o altre merci deperibili.

Utilizzo dei Container ISO nel Trasporto Marittimo

La standardizzazione dei container ISO ha rivoluzionato il settore del trasporto marittimo, semplificando la logistica internazionale e migliorando l’efficienza del trasporto via mare. I container vengono utilizzati per una vasta gamma di merci, dai beni di consumo a quelli industriali, e sono impiegati per carichi via mare, via terra e via ferrovia. La flessibilità delle diverse tipologie di container consente di adattarsi alle diverse esigenze di carico, garantendo sicurezza, efficienza e costi contenuti per le spedizioni internazionali.

Tipologie di Container nel Trasporto Marittimo

Nel mondo del trasporto marittimo, esistono diverse tipologie di container, ciascuna progettata per rispondere a specifiche esigenze logistiche e di carico. Le tipologie di container si suddividono in Standard Equipment (equipaggiamento standard) e Special Equipment (equipaggiamento speciale), in base alla loro struttura e funzionalità.

Standard Equipment (Equipaggiamento Standard)

Questi sono i container più comunemente utilizzati per il trasporto di merci generali, con dimensioni e caratteristiche standardizzate a livello internazionale.

20′ BOX
Container di 20 piedi (6,1 m), la dimensione più comune per il trasporto di merci generali e di piccole dimensioni. Correlato a 1 TEU (Twenty-foot Equivalent Unit).

40′ BOX
Container di 40 piedi (12,2 m), utilizzato per carichi voluminosi. Equivale a 2 TEU (Forty-foot Equivalent Unit).

20′ HIGH CUBE
Container di 20 piedi con altezza maggiore rispetto al box standard, pari a 9’6″ (2.896 mm), adatto per carichi più voluminosi in altezza.

40′ HIGH CUBE
Container di 40 piedi con altezza aumentata, simile al 20′ High Cube ma con maggiore capacità in altezza, ideale per merci voluminose.

45′ HIGH CUBE
Container di 45 piedi con altezza superiore a quella dei container standard, pensato per carichi che necessitano di un ulteriore spazio in altezza.

Special Equipment (Equipaggiamento Speciale)

Questi container sono progettati per il trasporto di merci che richiedono caratteristiche particolari, come dimensioni non standard o condizioni ambientali specifiche.

20′ FLAT RACK
Container 20 piedi senza sponde laterali, utilizzato per il trasporto di carichi pesanti o ingombranti che non possono essere contenuti all’interno di un container tradizionale. Ideale per veicoli, macchinari e altre merci fuori misura.

40′ FLAT RACK
Container 40 piedi senza sponde laterali, per carichi ancora più grandi e pesanti, particolarmente utile per il trasporto di merci industriali o oggetti voluminosi.

20′ OPEN TOP
Container di 20 piedi con tetto apribile, adatto per caricare merci dall’alto. Perfetto per carichi che non possono essere caricati tramite le porte laterali o per merci di altezza superiore rispetto al normale.

40′ OPEN TOP
Container di 40 piedi con tetto apribile, simile al 20′ Open Top, ma con capacità maggiore. Utilizzato per carichi ingombranti o di grandi dimensioni che richiedono un carico dall’alto.

20′ REEFER
Container di 20 piedi con temperatura controllata. Utilizzato per il trasporto di prodotti che necessitano di specifiche condizioni di temperatura, come alimenti freschi, farmaci o prodotti deperibili.

40′ REEFER
Container di 40 piedi con temperatura controllata, simile al 20′ Reefer, ma con capacità maggiore. Fondamentale per il trasporto di grandi quantità di merci sensibili alla temperatura.

40′ HIGH CUBE REEFER
Container 40 piedi high cube con temperatura controllata, che combina l’altezza aumentata e il controllo della temperatura. Ideale per trasportare carichi di grandi dimensioni che necessitano di una gestione precisa della temperatura.

ISOTANK
Container per il trasporto di liquidi o gas, dotato di un serbatoio intero in acciaio, progettato per il trasporto sicuro di sostanze chimiche, alimentari o altre merci liquide. La struttura cilindrica è adatta per garantire una gestione sicura e ottimizzata dei liquidi.

CONTAINER PLATFORM

Un contenitore platform è un contenitore senza sponde, estremità o tetto. Viene utilizzato per carichi di dimensioni fuori sagoma che non si adattano a nessun altro tipo di contenitore.

Le dimensioni e la capacità specifiche dei contenitori flat rack (contenitori fr) possono variare a seconda del produttore del contenitore, dall’età del contenitore e dalla proprietà. Le specifiche seguenti sono rappresentative per la maggior parte dei contenitori flat rack.

CONTAINER GARMENTS ON HANGERS (GOH)

I contenitori di indumenti appesi (GOH) vengono utilizzati per la spedizione di indumenti di alta qualità. Questi contenitori offrono ai clienti la possibilità di utilizzare un sistema di corde o barre o una combinazione di entrambi. I container GOH offrono una maggiore flessibilità, una maggiore capacità di carico interno e risparmi sui costi di trasporto e movimentazione. I contenitori GOH sono disponibili nelle dimensioni 20′ e 40′.

Fattori principali che influenzano il calcolo del nolo marittimo:

Il nolo marittimo è il compenso che viene pagato per il trasporto di merci via mare. Il calcolo del nolo marittimo può variare in base a diversi fattori, tra cui:

Tipo di Merce (Carico e Contenitore)

Tipo di carico: Il tipo di merce può avere un impatto significativo sul costo del nolo marittimo. Per esempio:

Carico refrigerato (reefer): I container refrigerati richiedono un trattamento speciale, compreso il mantenimento di temperature controllate, che aumenta i costi operativi.

Carico pericoloso (dangerous goods): Le merci pericolose richiedono misure di sicurezza particolari, e quindi i costi di gestione e di trasporto sono più alti.

Carico non containerizzato vs. carico containerizzato: Caricare merci su container standard (20′ o 40′) è più economico rispetto a carichi non containerizzati o a carichi break-bulk (non in container), che richiedono più tempo e lavoro per la gestione portuale.

Tipo di container: La dimensione e il tipo di contenitore influenzano anche il nolo. Ad esempio:

Container da 20′ (TEU) e container da 40′ (FEU) sono più economici rispetto ai container speciali (flat rack, open top).

FCL o LCL: la scelta tra full container o container parziale influenza il nolo marittimo

Distanza dal luogo di carico al porto: maggiore sarà la distanza e maggiore sarà il costo di movimentazione. Questa spesa può

crescere anche in base all’accessibilità del luogo da raggiungere e alla quantità di materiale da raccogliere ed eventualmente stoccare. 

Rotta: Le rotte di trasporto container via mare che tendono a costare di più dipendono da vari fattori, tra cui la distanza, la domanda e offerta di spazio, la congestione nei porti, e le caratteristiche geografiche.

Tipo di nave e servizio: Diversi tipi di navi e servizi marittimi (es. container, bulk carrier, ro-ro) possono avere tariffe diverse. Ad esempio, un servizio di container può avere costi di nolo diversi rispetto a una nave cisterna.

Domanda e Offerta (Peak Season e Off Peak)

Peak Season (stagione di punta): Durante i periodi di alta domanda, come le festività (es. Natale o Capodanno Cinese), la domanda di spazio sui container aumenta significativamente. La stagione di punta (Peak Season) porta a un aumento dei costi di trasporto, in quanto le compagnie di navigazione applicano sovrattasse (Peak Season Surcharge, PSS) per riflettere l’aumento dei volumi e la capacità limitata.

Off Peak (stagione bassa): Al contrario, durante periodi di bassa domanda (stagioni fuori picco), le compagnie marittime potrebbero offrire tariffe più basse per incentivare il carico, riducendo così il costo del nolo marittimo.

Congestione Portuale

La congestione nei porti è un altro fattore critico che può aumentare il costo del nolo marittimo. Se i porti principali sono molto congestionati (ad esempio, Porto di Los Angeles, Rotterdam, Shanghai), le navi possono subire ritardi, i costi di movimentazione aumentano e ci sono più probabilità di dover pagare per i ritardi nei terminal.

Carburante (Fuel Surcharge)

Il costo del carburante è una componente fondamentale nel calcolo del nolo marittimo. Quando il prezzo del carburante aumenta, le compagnie di navigazione applicano un fuel surcharge (sovrattassa carburante) per coprire i costi maggiori di operazione delle navi.

Rischi e Condizioni Globali (Security, War Risk Surcharge)

Security Surcharge: In alcune aree, la sicurezza delle merci è una preoccupazione maggiore, soprattutto nei punti di transito ad alto rischio (es. Golfo di Aden). Le compagnie marittime possono applicare una sovrattassa per la sicurezza per coprire i costi aggiuntivi legati alla protezione delle navi.

War Risk Surcharge: Se una nave deve attraversare una zona di conflitto o una zona ad alto rischio (come aree soggette a pirateria), le compagnie marittime possono applicare una “war risk surcharge” per coprire il rischio supplementare legato al viaggio.

Previsioni e Tendenze di Mercato

Fattori economici globali: La domanda di trasporto marittimo può essere influenzata dalla salute dell’economia globale, dalle politiche commerciali, dalle tariffe doganali e dalle guerre commerciali. Eventi come la pandemia di COVID-19 hanno avuto un impatto significativo sulla domanda di nolo marittimo, con fluttuazioni imprevedibili nei costi.

Ci sono molti fattori che incidono sul nolo marittimo.

Per calcolare esattamente il nolo marittimo, è consigliabile consultare uno spedizioniere internazionale che possa fornire un preventivo basato sulle specifiche esigenze del trasporto.

Contattaci per maggiori informazioni sulle tue spedizioni internazionali!

L’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha introdotto il regolamento SOLAS (Safety of Life at Sea) a partire dal 1° luglio 2016, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della navigazione mercantile e tutelare la vita umana in mare.

Cos’è la Pesatura VGM (Verified Gross Mass)?

La Verified Gross Mass (VGM) è la massa lorda verificata di un container, che si ottiene sommando il peso netto della merce al peso del container stesso. In altre parole, la VGM rappresenta il peso totale del container, comprensivo della merce e del container vuoto.

Cosa Dice la Normativa SOLAS?

A partire dal 1° luglio 2016, è obbligatorio per ogni singolo container ottenere e comunicare il suo Verified Gross Mass prima di essere caricato su una nave. Questo obbligo è stato introdotto tramite un emendamento al Capitolo VI della SOLAS, che riguarda il trasporto di carichi marittimi.

L’emendamento è accompagnato dalle Linee Guida predisposte dall’IMO e, a livello nazionale, è regolato dal Decreto Dirigenziale n. 447/2016 e dalla Circolare n. 125/2016. Lo scopo di questa normativa è migliorare la sicurezza in mare, permettendo ai terminalisti di eseguire calcoli di carico più precisi e affidabili per le navi.

Perché è Necessaria la Normativa?

Questa normativa è stata introdotta per ridurre gli incidenti marittimi causati da errori nei pesi dichiarati sui documenti di spedizione, che spesso non corrispondevano ai pesi reali dei carichi. Tali discrepanze hanno causato problemi di sbilanciamento del carico sulle navi, con conseguenze potenzialmente fatali.

I Metodi di Pesatura per il VGM

Metodo 1: Pesatura del Container Completo

Il Metodo 1 prevede che il container venga pesato dopo essere stato caricato, chiuso e sigillato. In questo caso, si procede con le seguenti modalità di pesatura:

Prima della carico: si pesa il veicolo e il container vuoto.

Dopo il carico: si pesa nuovamente il veicolo con il container pieno.

Alternativa: si può eseguire una pesata unica del veicolo + container pieno, detraendo il peso del veicolo, del rimorchio e del carburante presente nel serbatoio.

Metodo 2: Pesatura della Merce Prima del Carico

Il Metodo 2 prevede che la merce (inclusi materiali di rizzaggio, fardaggio e imballaggi) venga pesata separatamente prima di essere caricata nel container. Questo metodo è consentito solo a quelle aziende che possiedono una certificazione AEO/ISO 9001 o ISO 28000, a condizione che abbiano procedure di pesatura certificate da Enti accreditati secondo le normative internazionali di qualità.

Affidati a un Partner Esperto nel Trasporto Marittimo

Per un trasporto marittimo sicuro e conforme alle normative internazionali, è fondamentale scegliere un partner logistico competente e affidabile. Con un esperto al tuo fianco, puoi essere certo che la tua spedizione sia gestita nel rispetto delle regole, garantendo la sicurezza e l’efficienza del processo.

Contattaci oggi stesso per un preventivo e scopri come possiamo aiutarti a gestire al meglio il tuo trasporto marittimo.

La corretta caricazione di un container è fondamentale per garantire sia la sicurezza delle operazioni di trasporto che l’integrità della merce. Un carico mal distribuito o un rizzaggio (ancoraggio) insufficiente possono causare danni non solo ai beni trasportati, ma anche mettere a rischio la sicurezza degli operatori e delle attrezzature.

Le Regole Fondamentali per una Corretta Caricazione di un Container Box Dry

Di seguito, sono elencate alcune delle principali linee guida per caricare un container in modo sicuro ed efficiente:

Verifica dell’Integrità del Container Prima di procedere con la caricazione, è essenziale verificare che il container non presenti danni, sia esternamente che internamente. Controlla l’assenza di lesioni, forature o deformazioni.

Un buon consiglio è quello di documentare lo stato del container con fotografie, sia prima che durante che dopo il caricamento. Questo passaggio è spesso richiesto dal ricevitore o cliente a destinazione per confermare l’integrità del container e del carico.

Controllo Interno del Container Per accertarsi che non vi siano forature o danni invisibili, un metodo efficace consiste nel chiudere momentaneamente le porte del container e controllare se si verifica un’eventuale fuoriuscita di aria o suoni che potrebbero indicare danni strutturali.

Distribuzione Bilanciata del Carico Il carico deve essere distribuito in modo uniforme all’interno del container per evitare sbilanciamenti che potrebbero causare danni durante il trasporto. In particolare, è importante:

Posizionare i carichi pesanti sul fondo del container per garantire stabilità.

Non sovraccaricare le merci leggere con articoli più pesanti, per evitare che queste ultime vengano danneggiate o che si verifichino spostamenti durante il trasporto.

Rizzaggio e Stabilizzazione del Carico Durante il viaggio, il container subirà sollecitazioni (frenate brusche, curve strette su strada, oscillazioni a bordo nave, ecc.) che potrebbero compromettere la sicurezza della merce se il carico non è adeguatamente fissato.

Per una corretta movimentazione del carico, è cruciale rizzare il carico con materiali aggiuntivi, come:

Pannelli in polistirolo per evitare che gli oggetti si spostino.

Sacche d’aria (airbag) per riempire gli spazi vuoti e prevenire movimenti.

Zoccoli in legno fissati al pavimento del container con chiodi per garantire che il carico rimanga fermo.

Funi o cavi legati agli occhielli interni del container per ancorare il carico in modo sicuro.

Rispetto del Peso Massimo Consentito Ogni container ha un peso massimo consentito indicato sulla porta esterna. È importante non superare questo limite per evitare danni al container o problemi durante il trasporto. Inoltre, alcuni paesi di importazione possono avere regolamenti più restrittivi riguardo il peso massimo dei carichi. Assicurati di rispettare le normative locali per evitare sanzioni o ritardi.

L’Importanza di una Corretta Caricazione

Una caricazione impropria non solo può compromettere la sicurezza del carico e delle persone, ma può anche causare danni economici significativi. Un carico mal distribuito o non stabilizzato può portare a danni alla merce, incidenti durante il trasporto, e ritardi nelle operazioni di scarico.

Il Sigillo del Container Box: Sicurezza e Controllo del Carico

Una volta che le merci sono state caricate nel container e le porte sono state chiuse, è fondamentale bloccare le porte utilizzando il sigillo nei suoi appositi occhielli. Questo sigillo garantisce l’inviolabilità del carico durante il trasporto, assicurando che il container non venga aperto durante il viaggio.

La Funzione del Sigillo del Container

Il sigillo per container deve essere robusto e difficile da manomettere, per prevenire qualsiasi tentativo di apertura non autorizzata. Solo strumenti specifici, come una pinza tronchese a doppia leva, possono rimuoverlo, garantendo che il container rimanga intatto fino al suo arrivo a destinazione.

Il sigillo può essere fornito dalla compagnia marittima, dal trasportatore o dallo stesso caricatore. Inoltre, anche le autorità doganali e altre agenzie pubbliche possono apporre i propri sigilli sui container, qualora siano necessarie ispezioni del carico.

Registrazione del Sigillo e la Polizza di Carico

Il numero del sigillo apposto sul container (sia quello messo alla fine della caricazione che quello posto dalle autorità in seguito a una ispezione doganale) deve essere registrato nella polizza di carico (Bill of Lading), insieme alle altre informazioni essenziali relative alla spedizione. La documentazione doganale deve riflettere il numero del sigillo per garantire una corretta gestione delle merci e un monitoraggio preciso durante il trasporto.

Controlli Doganali: Rimozione del Sigillo per Ispezione del Carico

In caso di controlli doganali, le autorità hanno il diritto di rimuovere il sigillo del container per effettuare una ispezione del carico. Le Dogane di tutto il mondo possono decidere di aprire un container in ingresso o in uscita dal territorio per verificare il contenuto. Questa decisione può essere basata su motivi casuali o su analisi preventive dei rischi.

Dopo aver completato l’ispezione, le autorità doganali devono apporre un sigillo di garanzia sul container, che certifica che il contenuto non è stato alterato durante il controllo. I sigilli di garanzia più comunemente utilizzati sono i sigilli a cavo, ma in alcuni casi possono essere impiegati anche sigilli a chiodo o, meno frequentemente, sigilli a fascetta.

Aggiornamento della Polizza di Carico

Quando il sigillo viene rimosso per ispezione, il numero del nuovo sigillo deve essere aggiornato nella polizza di carico. Questo aggiornamento è cruciale per mantenere una tracciabilità accurata del container durante tutto il processo di trasporto e per garantire che le operazioni doganali siano correttamente documentate.

Sicurezza, Tracciabilità e Conformità

Il sigillo del container non è solo una misura di sicurezza per evitare manomissioni, ma anche uno strumento che assicura la conformità alle normative internazionali di trasporto e commercio. La gestione accurata dei sigilli e delle operazioni doganali contribuisce a un trasporto sicuro e senza intoppi, riducendo il rischio di danni o ritardi.

Il container Open Top è una delle soluzioni più utilizzate nel trasporto marittimo per merci di dimensioni superiori alla norma o che richiedono modalità di carico particolari. A differenza dei container standard, il container Open Top è dotato di un tetto aperto, il che consente un accesso dall’alto al carico. Questo tipo di container è progettato per facilitare il carico di merci ingombranti, che potrebbero non entrare tramite le porte tradizionali del container, come macchinari pesanti, attrezzature da costruzione, tubi di grandi dimensioni, e altri carichi di natura volumetrica. Inoltre, la struttura aperta permette l’uso di gru o altri dispositivi di sollevamento, rendendo l’operazione di carico e scarico più semplice e rapida, soprattutto per carichi che non possono essere movimentati tramite metodi tradizionali.

In termini di sicurezza, il container Open Top offre anche un vantaggio in quanto la sua conformazione permette un migliore bilanciamento del carico, riducendo il rischio di danni alle merci durante il trasporto. La facilità di carico e la maggiore capacità di adattamento a carichi di forma irregolare lo rendono una scelta eccellente per chi ha bisogno di trasportare merci ingombranti in modo sicuro ed efficiente.

Quando Utilizzare il Container Open Top

Il container Open Top è ideale quando il carico non può essere caricato o scaricato tramite le porte tradizionali del container. Questo accade principalmente con merci ingombranti, pesanti o di forma irregolare. Alcuni esempi tipici includono:

  • Macchinari pesanti (es. escavatori, bulldozer, attrezzature per l’industria mineraria)
  • Tubi di grandi dimensioni o prodotti industriali con lunghezze o diametri che impediscono l’uso delle porte di un container tradizionale
  • Tronchi di legno, che necessitano di carico dall’alto
  • Bobine di acciaio, che per dimensioni e peso non possono essere stivate correttamente nei container standard

In questi casi, il container Open Top offre vantaggi evidenti. La flessibilità del carico dall’alto, abbinata alla possibilità di accedere al contenitore da un lato (quando necessario), lo rende un’opzione ideale per merci che richiedono un trattamento speciale.

Container Open Top Fuori Sagoma (Out Of Gauge – OOG)

Un ulteriore vantaggio del container Open Top è la possibilità di caricare merci che eccedono le dimensioni standard del container, ovvero carichi che non possono essere contenuti nei limiti di misura definiti per i container convenzionali. Quando il carico supera l’altezza, la larghezza o la lunghezza standard di un container, si parla di container fuori sagoma o Out Of Gauge (OOG).

Le merci fuori sagoma (OOG) richiedono un trattamento particolare e l’utilizzo di container in grado di accogliere carichi che non rispettano le dimensioni prestabilite. Il container Open Top è spesso la scelta preferita in questi casi, in quanto offre più spazio e flessibilità per adattarsi a carichi di dimensioni fuori norma. Tuttavia, il trasporto di merchandise OOG comporta costi aggiuntivi, in quanto le tariffe per il trasporto di merci fuori sagoma sono generalmente più elevate, a causa della necessità di un’organizzazione logistica specializzata e di spazi aggiuntivi sulle navi o sui mezzi di trasporto.

Inoltre, il fatto che il container Open Top possa ospitare carichi eccedenti in altezza o larghezza lo rende una soluzione versatile per settori industriali che lavorano con prodotti di dimensioni non standard o con carichi che richiedono una protezione extra durante il trasporto, come le macchine agricole o le attrezzature da costruzione.

Il Telone di Copertura: Protezione Essenziale per il Carico

Poiché il container Open Top è caratterizzato da un tetto aperto, è fondamentale proteggere la merce che viene trasportata al suo interno. In questo caso, il telone di copertura diventa essenziale. Il telone è realizzato in materiali robusti e impermeabili e serve a proteggere il carico da intemperie, polvere, sporco e altri danni durante il trasporto. In particolare, il telone impedisce che la merce venga danneggiata da acqua o umidità, evitando quindi danni irreparabili ai carichi sensibili come prodotti elettronici, materiali chimici o merci facilmente deteriorabili.

Il telone, che può essere fornito sia con il container Open Top che con il container fuori sagoma, deve essere progettato per coprire l’intera superficie aperta del container. Il telone diventa ancora più importante quando il container trasporta carichi fuori sagoma, poiché il telone deve coprire una superficie maggiore rispetto ai container con dimensioni standard. In questo caso, il costo del telone sarà generalmente più alto, poiché deve adattarsi e proteggere un’area più ampia.

Il costo di protezione della merce tramite telone varia anche in base alla tipologia di materiale del carico e alla dimensione del container. Tuttavia, il valore della protezione extra che fornisce è indispensabile per garantire che la merce arrivi sana e salva a destinazione. In aggiunta, l’utilizzo del telone è un requisito normativo in molti casi, per garantire che il carico sia protetto e che il trasporto si svolga nel pieno rispetto delle normative internazionali di sicurezza.

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LA CORRETTA CARICAZIONE DI UN CONTAINER OPEN TOP

La caricazione di un container Open Top richiede una particolare attenzione e una pianificazione adeguata per garantire la sicurezza, l’efficienza e l’integrità del carico durante il trasporto. Il container Open Top, grazie alla sua struttura senza tetto rigido, consente l’accesso dall’alto, il che lo rende ideale per il trasporto di merci ingombranti o voluminose che non possono essere caricate tramite le porte standard. Tuttavia, la caricazione errata può causare danni alla merce, problemi di bilanciamento del carico, o compromettere la sicurezza durante il trasporto. Ecco una guida dettagliata su come caricare correttamente un container Open Top:

1. Verifica delle Condizioni del Container

Prima di iniziare qualsiasi operazione di carico, è fondamentale assicurarsi che il container Open Top sia in buone condizioni. Questo include:

Controllo delle pareti: Verifica che non ci siano danni visibili come crepe o fessure nelle pareti, specialmente nella parte superiore, che potrebbe compromettere la sicurezza del carico.

Controllo delle porte: Assicurati che le porte possano essere chiuse correttamente e che non ci siano danni ai meccanismi di chiusura.

Verifica della struttura: Controlla che i punti di ancoraggio e gli occhielli siano in buone condizioni per garantire una corretta ancoraggio del carico.

2. Distribuzione del Carico

Una distribuzione bilanciata del carico è essenziale per evitare danni sia alla merce che al container. Poiché il container Open Top è aperto nella parte superiore, il carico potrebbe essere più esposto rispetto ad altri tipi di container. Pertanto:

Posiziona i carichi pesanti sul pavimento: I carichi più pesanti devono essere collocati sul fondo del container per garantire una migliore stabilità durante il trasporto.

Distribuisci il peso in modo uniforme: Assicurati che il peso del carico sia equamente distribuito su tutta la superficie del container per prevenire il rischio di sbilanciamento.

Evita sovraccarichi: Non superare mai il peso massimo consentito, indicato sulla porta del container, che potrebbe variare in base alle normative del paese di destinazione.

3. Utilizzo di Dispositivi di Rizzaggio

Per evitare che la merce si sposti durante il trasporto, è fondamentale utilizzare il giusto sistema di rizzaggio (ancoraggio). Il corretto ancoraggio protegge la merce da danni causati da oscillazioni, frenate improvvise e movimenti della nave.

Funi di ancoraggio: Utilizza funi di ancoraggio o cavi per fissare la merce saldamente ai punti di ancoraggio del container.

Elementi aggiuntivi di supporto: Quando necessario, puoi aggiungere sistemi di stabilizzazione come airbags, pannelli di polistirolo o zoccoli di legno per riempire gli spazi vuoti e garantire che il carico non si muova.

Ancoraggio ai punti specifici: Se il container ha occhielli o ganci specifici per l’ancoraggio, assicurati di utilizzarli per fissare il carico in modo sicuro.

4. Copertura del Carico con Telone

Poiché il container Open Top non ha un tetto rigido, la merce deve essere protetta con un telone resistente per proteggerla da condizioni atmosferiche avverse, come pioggia o polvere, durante il trasporto. Il telone deve essere impermeabile, robusto e in grado di resistere a sollecitazioni durante il trasporto.

Normalmente, viene fornito in dotazione con il container dalla compagnia marittima.

Copertura completa: Il telone deve coprire completamente il carico e deve essere fissato saldamente ai lati del container per evitare che si sposti o si danneggi durante il viaggio.

Verifica l’integrità del telone: Prima della partenza, assicurati che il telone non abbia forature o danni che possano compromettere la protezione della merce.

5. Documentazione e Verifica del Sigillo

Dopo aver completato la caricazione, chiuso le porte e fissato il telone, provvedi ad apporre i sigilli (uno sul telone ed uno sul gancio di chiusura della porta).

I sigilli devono essere resistenti alla manomissione e devono essere numerati per una facile identificazione.

Documentazione del carico: Verifica che tutti i documenti necessari siano aggiornati e che i numeri di sigillo siano indicati correttamente sulla polizza di carico (bill of lading). Questi dati sono fondamentali per tracciare il container e assicurarsi che non ci siano discrepanze nel trasporto.

6. Considerazioni Finali sul Tipo di Carico

Infine, quando carichi un container Open Top, è essenziale considerare il tipo di merce che stai trasportando. Alcuni tipi di carico, come i materiali sensibili o prodotti chimici, potrebbero richiedere precauzioni aggiuntive, come:

Protezione contro le intemperie: Se il carico è sensibile all’umidità, oltre al telone, potrebbe essere necessario utilizzare materiali protettivi aggiuntivi, come sacche di silice o barriere contro l’umidità.

Se la tua merce necessita di essere caricata un container open top e non hai la possibilità di effettuare la caricazione, ce ne occupiamo noi! Ritiriamo la merce via camion, la trasferiamo presso i nostri magazzini e ci occupiamo dello stuffing.

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Il container Flat Rack è una tipologia di container aperto sui lati e sul tetto, ideale per il trasporto di merci che eccedono in altezza o larghezza, come macchinari, veicoli, legname, tubi e carichi di grandi dimensioni in generale. Grazie alla sua struttura versatile, il Flat Rack è utilizzato per il trasporto di carichi eccezionali che non possono essere sistemati in container tradizionali.

Caratteristiche del Container Flat Rack

Il Flat Rack è disponibile in due misure principali: 20 piedi e 40 piedi, sia nella versione standard che High Cube (HC), che offre un’altezza maggiore rispetto al modello standard.

Flat Rack 20 piedi:

Lunghezza: circa 5,9 metri

Larghezza: 2,4 metri

Altezza sponde laterali: 2,29 metri

Flat Rack 40 piedi (standard):

Lunghezza: circa 11,65 metri

Larghezza: 2,37 metri

Altezza sponde laterali: 1,96 metri

Le sponde (pareti) sono presenti solo alle estremità del container e possono essere fisse o abbattibili, a seconda del modello. Queste sponde semplificano il processo di carico e scarico, offrendo una maggiore flessibilità nelle operazioni di trasporto.

Tipologie di Flat Rack

Flat Rack con sponde fisse I container Flat Rack con sponde fisse hanno pareti terminali robuste, che garantiscono maggiore stabilità e resistenza durante il trasporto. Questa tipologia di container è particolarmente adatta per il trasporto di carichi pesanti o delicati, poiché le pareti fisse offrono una maggiore protezione rispetto ai modelli pieghevoli. Inoltre, la loro struttura consente di caricare e scaricare più facilmente da sopra, migliorando l’efficienza nelle operazioni di movimentazione.

Flat Rack con sponde pieghevoli I container pieghevoli sono dotati di pareti che si aprono o si abbassano lungo le estremità più corte. Questa caratteristica permette di ottenere una superficie completamente piatta, facilitando la gestione dei carichi di grandi dimensioni. Inoltre, le sponde pieghevoli permettono di impilare e spedire container vuoti in modo più efficiente, riducendo i costi e ottimizzando lo spazio durante il trasporto.

l posizionamento e la caricazione di un Flat Rack avvengono generalmente presso il terminal portuale e non direttamente presso l’azienda che fornisce la merce.

Fasi della Caricazione di un Container Flat Rack

Preparazione del Carico e Trasferimento al Terminal Portuale

La merce viene generalmente ritirata via camion presso la ditta caricatrice e successivamente trasferita al terminal portuale. Qui avviene lo stuffing del container, ovvero il processo di caricamento del carico sul Flat Rack.

Ancoraggio e Fissaggio del Carico

Dopo aver posizionato correttamente la merce, il carico deve essere messo in sicurezza. Questo avviene attraverso le operazioni di rizzaggio, che consistono nel fissaggio della merce con l’uso di cinghie, catene, fibbie e tensionatori. Questi strumenti sono utilizzati per assicurare il carico al Flat Rack, evitando che si muova durante il trasporto. Il rizzaggio viene eseguito con estrema attenzione per evitare qualsiasi tipo di movimento del carico che possa compromettere la sicurezza e l’integrità della merce.

Protezione del Carico

Poiché il Flat Rack è un container aperto sia sui lati che sul tetto, le merci sono esposte alle intemperie durante il trasporto. Per proteggere il carico da danni causati dalla pioggia, polvere o altre condizioni atmosferiche, è possibile utilizzare teloni o teli impermeabili che coprano il carico.

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Se stai cercando un partner esperto per il trasporto di carichi eccezionali contattaci. Il nostro team di esperti è pronto ad aiutarti a scegliere la soluzione migliore per le tue esigenze e a garantire un trasporto sicuro e senza problemi.

La Bill of Lading: Cos’è e Qual è il Suo Ruolo nel Trasporto Marittimo

La Bill of Lading (B/L), conosciuta in italiano come polizza di carico, è uno dei documenti più importanti nel mondo delle spedizioni internazionali e nazionali via mare. Rappresenta la prova ufficiale del contratto di trasporto di merci e svolge funzioni cruciali nella gestione del carico e del trasporto marittimo. Questo documento facilita le relazioni commerciali tra esportatori, importatori e vettori, garantendo la sicurezza delle transazioni e la regolarità dei trasporti.

Inquadramento Giuridico della Bill of Lading

In Italia, la Bill of Lading è disciplinata dalla sezione V° del Codice della Navigazione del 1942, precisamente dagli articoli 457 a 467, che regolano il contratto di trasporto marittimo. A livello internazionale, la Bill of Lading è regolata dalla Convenzione Internazionale di Bruxelles del 1924, successivamente emendata dal Protocollo di modifica del 1968 e dal Protocollo del 1979, che ne hanno aggiornato le disposizioni alla luce delle nuove esigenze e del progresso tecnologico nel settore marittimo.

Le Funzioni Principali della Polizza di Carico

La Bill of Lading svolge tre funzioni fondamentali:

    1. 1.Prova del Contratto di Trasporto: La polizza di carico è un documento rilasciato dal vettore marittimo in seguito alla stipulazione di un contratto di trasporto via mare con il caricatore (spedizioniere). Esso specifica le condizioni del trasporto, gli obblighi e i diritti di entrambe le parti coinvolte, e fornisce informazioni dettagliate riguardo alla merce da trasportare. La polizza di carico include due parti: un fronte, che riporta tutti i dati legali obbligatori, e un retro, che può contenere ulteriori clausole negoziabili tra le parti.
    2. 2.Ricevuta di Presa in Carico della Merce L’emissione della Bill of Lading costituisce la ricevuta di presa in carico della merce da parte del vettore. Non solo dimostra che le merci sono state caricate sul mezzo di trasporto, ma certifica anche l’accettazione delle stesse da parte del vettore per il trasporto.
    3. 3.Titolo di Credito Rappresentativo della Merce : la polizza di carico attribuisce al possessore numerosi diritti tra cui:
    • il diritto alla riconsegna delle merci descritte in essa, ovvero consente al possessore della polizza di ottenere la riconsegna della merce dal vettore al momento dell’arrivo nel porto di destino.
    • Il possesso delle merci descritte in essa: chi possiede il titolo è possessore delle merci e quindi, la consegna della polizza di carico equivale alla consegna delle merci
    • Il potere di disporre delle merci mediante il trasferimento del titolo: la proprietà della merce può essere trasferita più volte durante il viaggio mediante girata. Ciò è possibile però solo nel caso la polizza sia emessa “all’ordine” ovvero quando nel riquadro del consignee è riportata la dicitura “To order of“. Quando invece il consignee è espressamente indicato il documento si ritiene non negoziabile e non trasferibile in quanto il legittimo possessore è già individuato. Mediante il diritto di trasferimento del titolo, il suo possessore può trasferire ad altri soggetti il possesso delle merci. Questa caratteristica permette di utilizzare la polizza di carico come documento sottostante al contratto di compravendita di merci.

Caratteristiche Fondamentali della Bill of Lading

In sintesi, la Bill of Lading svolge le seguenti funzioni principali:

  1. 1.Titolo di Credito Negoziabile
    La Bill of Lading è un titolo di credito negoziabile, il che significa che può essere trasferito a terzi. Il trasferimento avviene tramite la girata, che consente al nuovo possessore di assumere i diritti dispositivi sulla merce.
  2. 2.Titolo Rappresentativo delle Merci
    La polizza di carico è anche un titolo rappresentativo delle merci: conferisce al legittimo possessore il diritto di ritirare le merci al porto di destinazione, previa presentazione dell’originale del titolo. In pratica, il possesso della Bill of Lading equivale al possesso delle merci.
  3. 3.Titolo Frazionabile
    La Bill of Lading può essere frazionata in più ordini di consegna (delivery orders), su richiesta dello shipper. Questo consente di ripartire la merce tra diversi destinatari, rendendo la gestione delle spedizioni più flessibile, soprattutto in caso di più destinazioni.

Gli Elementi Fondamentali della Polizza di Carico (Bill of Lading)

La polizza di carico (Bill of Lading) deve contenere una serie di informazioni cruciali per garantire il corretto svolgimento del contratto di trasporto e la sicurezza legale delle parti coinvolte:

  1. 1.Il Caricatore (Shipper) o Forwarder Deve essere indicato il nome del caricatore, ovvero la persona o l’azienda che affida la merce al vettore per il trasporto. In alcuni casi, può essere indicato anche lo spedizioniere (forwarder), che funge da intermediario tra il mittente e il vettore.
  2. 2.Nome della Nave È fondamentale che la polizza di carico riporti il nome della nave che effettuerà il trasporto marittimo delle merci. Questa informazione identifica il mezzo di trasporto utilizzato per il trasferimento.
  3. 3.Porto di Imbarco Deve essere indicato il porto di imbarco, ovvero il luogo in cui la merce viene caricata a bordo della nave.
  4. 4.Porto di Sbarco (Unloading Port) È essenziale indicare il porto di sbarco (unloading port), cioè il luogo in cui la merce verrà scaricata e consegnata al destinatario.
  5. 5.Data di Partenza (Sailing Date) La polizza deve riportare la data di partenza della nave (sailing date).
  6. 6.Nome e Firma del Vettore La firma del vettore (la compagnia marittima) è un elemento chiave. Essa attesta l’impegno della compagnia di trasportare la merce sotto le condizioni stabilite nel contratto.
  7. 7.Descrizione della Merce La polizza deve contenere una descrizione dettagliata della merce, come indicato dal caricatore. Viene anche inserita la clausola “said to contain”, che significa che la descrizione è fornita dal mittente e potrebbe non essere verificata dal vettore.
  8. 8.Natura, Qualità e Quantità della Merce È importante che la polizza di carico riporti anche la natura, la qualità e la quantità delle merci da trasportare, oltre al numero dei colli e alle marche che li contrassegnano. Queste informazioni sono necessarie per identificare correttamente la merce e verificarne la conformità.
  9. 9.Stato Apparente delle Merci e degli Imballaggi La polizza deve descrivere lo stato apparente delle merci e degli imballaggi al momento del caricamento. Questa descrizione aiuta a determinare eventuali danni o irregolarità nel momento in cui la merce viene presa in carico dal vettore.
  10. 10.Annotazione di Merce “A Bordo” (On Board) È fondamentale che venga inserita l’annotazione “on board” (a bordo), firmata dal capitano della nave, che attesta che la merce è stata effettivamente caricata a bordo della nave. Questa annotazione è un passaggio importante nel processo di verifica della merce e dell’avvenuto caricamento.

Esistono diverse modalità di emissione della polizza di carico:

1. Bill of Lading Originale

La Bill of Lading originale è il tipo di polizza di carico più comune e formale, e viene emessa dalla compagnia di navigazione al momento in cui la merce viene presa in carico dal vettore. La caratteristica principale di questo documento è che è negoziabile, il che significa che può essere trasferito a terzi. La consegna della merce a destinazione avviene solo dopo che il destinatario presenta l’originale della Bill of Lading.

Modalità di emissione:

Emessa dalla compagnia di navigazione al momento in cui la merce viene presa in carico dal vettore.

La polizza può essere emessa in più copie originali (solitamente 3), tutte valide per il ritiro delle merci, ma solo la presentazione di uno di questi originali garantirà la restituzione della merce.

Girata del titolo: poiché la polizza è negoziabile, può essere trasferita a terzi tramite la girata (endorsement), il che consente a chi la detiene di trasferire il diritto di ritirare la merce.

2. Telex Release

Il Telex Release è una procedura elettronica che consente di rilasciare la merce senza la presentazione della Bill of Lading originale. Questa opzione viene solitamente utilizzata quando il mittente (shipper) non può inviare il documento fisico al destinatario.

Modalità di emissione:

La compagnia di navigazione emette la Bill of Lading originale e la conserva nel proprio ufficio, senza inviarla al destinatario.

Via e-mail o sistema elettronico, l’ufficio della compagnia marittima comunica all’agente nel porto di destinazione che la merce può essere rilasciata senza la necessità di presentare la polizza originale.

Vantaggi: accelera i tempi di sdoganamento e facilita il rilascio delle merci, particolarmente utile quando il mittente è impossibilitato a inviare i documenti fisici o quando la spedizione è urgente.

3. Sea Waybill (Express Release Bill of Lading)

La Sea Waybill, anche nota come Express Release Bill of Lading, è una versione della Bill of Lading non negoziabile e nominativa. Questo documento non è rappresentativo delle merci, il che significa che non trasferisce il diritto di ritirare la merce a chiunque ne sia in possesso, ma solo al destinatario specificato.

Modalità di emissione:

La compagnia di navigazione emette una Sea Waybill anziché una Bill of Lading negoziabile, e il destinatario nominato è l’unico a poter ritirare la merce.

Non è necessaria la presentazione di un originale per il rilascio della merce.

Nessuna possibilità di trasferimento della proprietà: in questo caso, la merce non può essere trasferita a terzi, poiché il documento è non negoziabile.

Quando viene utilizzata:

Quando non è necessario trasferire la proprietà della merce durante il trasporto.

In caso di spedizioni in cui l’acquirente ha già pagato in anticipo o quando c’è un forte rapporto di fiducia tra il venditore e l’acquirente.

Quando il pagamento è già stato effettuato e non sono previsti ulteriori controlli bancari.

Transito rapido
Il trasporto aereo permette di percorrere lunghe distanze in tempi estremamente brevi, soddisfacendo così le necessità di spedizione urgente.

Minor manipolazione del carico
Questa modalità di trasporto riduce la necessità di manipolare il carico diminuendo così anche il rischio di furti e danneggiamenti. Grazie a un sistema di movimentazione più controllato, il trasporto aereo rappresenta una scelta sicura per spedire beni di grande valore o articoli delicati.

Affidabilità negli Arrivi e Partenze
Optare per la spedizione aerea assicura un monitoraggio migliore e una maggiore certezza sul fatto che le merci raggiungano la destinazione nei tempi previsti. Il tasso di incidenti è notevolmente basso, garantendo così una consegna puntuale.

Trasporto Aereo Internazionale: Voli passeggeri e Voli All Cargo

Il trasporto aereo internazionale può avvenire tramite diverse modalità, che variano in base alla quantità, tipologia delle merci da spedire e alle specifiche esigenze logistiche. Ogni soluzione presenta vantaggi e limitazioni a seconda delle caratteristiche della merce e dei tempi di consegna richiesti.

Trasporto Aereo Internazionale

Il trasporto aereo internazionale si riferisce alla movimentazione di merci a livello globale attraverso una rete di agenti IATA, handlers e compagnie aeree. Questo tipo di trasporto può avvenire tramite aerei “all cargo” (completamente dedicati al trasporto merci) o nelle stive degli aerei passeggeri (nota come cargo belly).

Le spedizioni di trasporto aereo internazionale risultano generalmente più convenienti per carichi di dimensioni superiori a un metro cubo, poiché il costo tende a essere più vantaggioso quando si spedisce una quantità significativa di merce. Questa tipologia di spedizione è particolarmente indicata per chi necessita di inviare grandi volumi di merce, con una logistica meno orientata alla velocità di consegna, ma più all’efficienza del trasporto aereo.

Trasporto Aereo Espresso

Il trasporto aereo espresso è un servizio altamente specializzato, gestito da compagnie di corriere espresso che offrono una soluzione porta a porta per spedizioni rapide, spesso garantendo tempi di consegna inferiori a 5 giorni lavorativi (a seconda della destinazione). I corrieri internazionali collegano oltre 220 Paesi in tutto il mondo attraverso un network globale integrato, che sfrutta avanzati sistemi di gestione informatica per ottimizzare il flusso delle merci e garantire la massima efficienza. Una delle principali caratteristiche del trasporto aereo espresso è l’integrazione multimodale, che combina il trasporto su gomma (via strada) con quello aereo, per assicurare la consegna delle spedizioni nel minor tempo possibile, riducendo al contempo il numero di chilometri percorsi e l’impatto ambientale. Questo sistema permette di ottenere una combinazione perfetta di rapidità e economia. Il trasporto aereo espresso è spesso la soluzione preferita quando si necessita di spedizioni urgenti e di dimensioni relativamente piccole. Infatti, per pacchi di dimensioni contenute, il servizio espresso può essere più economico rispetto al trasporto aereo tradizionale, poiché i costi vengono calcolati sulla base di peso e volume esatti della merce.

Confronto tra Trasporto Aereo Internazionale e Trasporto Aereo Espresso

Quando Scegliere un Servizio Espresso?

Il trasporto aereo espresso è la scelta ideale quando la velocità di consegna è una priorità e le dimensioni della merce sono relativamente piccole (inferiori a 1 m³). Inoltre, questo servizio è particolarmente vantaggioso quando è necessario un servizio porta a porta, ovvero dalla partenza fino alla consegna diretta al destinatario, con un monitoraggio in tempo reale durante il viaggio. Il servizio espresso è anche vantaggioso quando si spedisce merce di valore elevato, per la quale è richiesta una gestione e una consegna rapida.

In sintesi, la scelta tra trasporto aereo internazionale e trasporto aereo espresso dipende principalmente da volume, tempi di consegna e necessità logistiche. Se la spedizione è urgente e di dimensioni contenute, il servizio espresso risulta essere la soluzione ideale. Se si tratta di spedizioni più grandi e meno urgenti, il trasporto aereo internazionale potrebbe essere la scelta più economica e funzionale.

Caratteristica

Trasporto Aereo Internazionale

Trasporto Aereo Espresso

Tipologia di merci

Merci di grandi dimensioni (superiori a 1 m³)

Spedizioni di piccole e medie dimensioni

Tempi di consegna

Più lunghi, generalmente non urgenti

Tempi rapidi, spesso con consegna entro 24-48 ore

Costi

Più economico per spedizioni di grandi volumi

Più economico per spedizioni di piccole dimensioni

Rete di trasporto

Gestito da compagnie aeree tradizionali, network IATA

Gestito da corrieri espressi globali, rete intermodale

1. Voli Passeggeri (Cargo Belly)

In questa modalità, la merce viene trasportata nel vano cargo degli aerei passeggeri, noto come “cargo belly”. In pratica, oltre ai bagagli dei passeggeri, la stiva dell’aereo ospita anche posta, merci e contenitori aeronautici speciali, progettati per adattarsi alla forma della stiva, che trasportano la merce.

Vantaggi:

  • Frequenza elevata dei voli: poiché gli aerei passeggeri volano regolarmente e con alta frequenza, la disponibilità di spazio per il trasporto merci è maggiore.
  • Costo inferiore: rispetto ad altre soluzioni, il trasporto nel cargo belly è generalmente meno costoso, soprattutto per carichi di dimensioni contenute.

Limitazioni:

  • Non è possibile trasportare carichi con un’altezza superiore ai 156 cm, il che può rappresentare un vincolo per determinate tipologie di merci.
  • Adatto principalmente a spedizioni di piccole e medie dimensioni.

 

2. Voli All Cargo

I voli “all cargo” sono dedicati esclusivamente al trasporto di merci e non trasportano passeggeri. Questi voli sono utilizzati per carichi di grandi dimensioni, grandi quantità o merci particolari che non possono essere trasportate in stiva su voli passeggeri. La principale caratteristica dei voli all cargo è la capacità di accogliere merci di dimensioni superiori, con altezze superiori a 156 cm, nonché carichi che richiedono una gestione speciale.

Vantaggi:

  • Capacità di carico maggiore: i voli all cargo sono progettati per trasportare grandi quantità di merci e carichi voluminosi o pesanti.
  • Adatti per merci fuori misura: se la merce è di dimensioni particolari o supera i limiti di altezza consentiti nei voli passeggeri, l’all cargo è la soluzione ideale.
  • Maggiore specializzazione: alcuni voli all cargo offrono soluzioni specifiche per merci delicate o a rischio, con attrezzature di sicurezza e controllo avanzato.

Limitazioni:

  • Minor frequenza di voli: rispetto ai voli passeggeri, i voli all cargo hanno una disponibilità inferiore, con minore frequenza nelle rotte, il che potrebbe influenzare i tempi di consegna.
  • Costo superiore: il trasporto via voli all cargo tende a essere più costoso, dato che si tratta di voli dedicati esclusivamente alle merci e quindi a capienza limitata.

Scegliere il Tipo di Volo più Adatto alle Tue Esigenze

La scelta tra voli passeggeri (cargo belly) e voli all cargo dipende dalle caratteristiche specifiche delle merci da spedire:

  • Se hai bisogno di spedire merce di dimensioni contenute o non particolarmente urgente, il trasporto via cargo belly può essere la soluzione più economica ed efficiente.
  • Se invece la tua spedizione include merci di grandi dimensioni, carichi pesanti o articoli particolari, il servizio all cargo è la scelta migliore, pur essendo più costoso.

Contattaci per trovare la soluzione di trasporto aereo più adatta alle tue esigenze!

Come si Calcola il Nolo Aereo per il Trasporto di Merci

Il nolo aereo rappresenta il costo che un cliente deve sostenere per il trasporto di merci via aerea, ed è calcolato in base a diversi fattori che influenzano la gestione del carico, la logistica e il tipo di servizio richiesto. Vediamo quindi i passaggi principali e i parametri che entrano in gioco nel calcolo del nolo aereo.

Fattori Fondamentali nel Calcolo del Nolo Aereo

1.Peso Reale vs Peso Volumetrico Il calcolo del nolo aereo si basa su due variabili principali: peso reale e peso volumetrico della merce. A seconda delle dimensioni e della natura del carico, uno dei due valori può risultare maggiore, e quello maggiore verrà preso in considerazione per determinare il prezzo della spedizione.

Peso Reale (o Peso Lordo): È il peso effettivo della merce, comprensivo dell’imballaggio.

Peso Volumetrico: È un valore calcolato in base al volume della merce. Poiché alcuni articoli possono essere molto leggeri ma ingombranti (ad esempio, piumoni o cuscini), si utilizza un sistema che considera il volume dell’articolo per determinare il peso “equivalente”.

Il peso volumetrico si calcola usando la formula:

Peso Volumetrico=Volume in metri cubi×167 (kg/m3)

Se il peso volumetrico risulta maggiore del peso reale, il peso volumetrico diventa il peso tassabile, ovvero il parametro su cui verrà calcolato il costo della spedizione.

2. Tariffe a Peso o Volume Una volta determinato il peso tassabile, il nolo aereo verrà calcolato sulla base di una tariffa per kg o per volume (in alcuni casi, se la merce è particolarmente leggera o ingombrante).

Le compagnie di trasporto aereo generalmente offrono tariffe per peso per carichi di peso elevato e tariffe per volume per carichi meno pesanti ma voluminosi.

3. Tipo di Merce e Servizi Aggiuntivi Il tipo di merce influisce anche sul calcolo del nolo aereo. Alcuni tipi di merci richiedono trattamenti speciali o una gestione particolare, il che può comportare costi aggiuntivi. Ecco alcuni esempi:


    • Merce pericolosa (ad esempio, materiali infiammabili, esplosivi, sostanze chimiche): Richiede una gestione speciale e una documentazione aggiuntiva. Questi carichi comportano un sovrapprezzo per il trattamento e il trasporto sicuro.
    • Temperatura controllata: Se la merce necessita di essere trasportata a una temperatura specifica (ad esempio, farmaci o alimenti deperibili), occorrono contenitori speciali e aerei refrigerati, aumentando il costo del trasporto.
    • Servizi di handling speciale: Se la merce è fragile, ingombrante o richiede una manipolazione delicata, ci saranno costi aggiuntivi per il carico e lo scarico.
 

4. Destinazione e Tratta La destinazione finale della merce è un altro fattore cruciale nel determinare il costo del nolo aereo. Le rotte più distanti,     

    quelle con meno frequenza di voli diretti o le tratte meno servite, solitamente hanno costi maggiori.

    Destinazioni meno servite: Se la destinazione è in una località difficile da raggiungere o con meno disponibilità di voli, il costo tende ad   

    aumentare

    Scali intermedi: Se la spedizione richiede uno scalo in un altro aeroporto o una rotta indiretta, questo può comportare un aumento dei costi, in 

    quanto aumenta il tempo di volo e l’utilizzo di risorse.

5. Stagionalità (Peak Season) Durante periodi di alta domanda, come le festività natalizie, i periodi di saldi, o altre stagioni di picco, i costi di trasporto aereo possono aumentare. Le compagnie aeree spesso adeguano le loro tariffe in base alla disponibilità di spazio sugli aerei e alla domanda di trasporto.

  • Periodi di picco (come Natale, festività estive, Black Friday) portano a una maggiore richiesta di spazio aereo, che può far aumentare le tariffe.
  • Aumento della domanda: Quando la domanda di trasporto è maggiore rispetto all’offerta (ad esempio, durante eventi internazionali o emergenze), i costi del nolo aereo possono aumentare.

La lettera di vettura (Air Way Bill o AWB)

La lettera di vettura aerea (Air Way Bill, o AWB) è un documento fondamentale nel trasporto aereo di merci. Esso certifica l’accordo tra il mittente (shipper) e la compagnia aerea, fornendo dettagli sul carico, le condizioni di trasporto e gli obblighi delle parti coinvolte. Di seguito sono illustrati i principali aspetti di questo documento:

1. Struttura e Copie della AWB

L’AWB è redatta in più copie, generalmente otto, ognuna di un colore diverso, per diverse finalità e destinatari:

Copie Originali:

Verde: Originale per il vettore (la compagnia aerea) e contiene le informazioni sul trasporto.

Rosa: Originale per il destinatario, che accompagna la merce e deve essere presentato per ritirarla.

Blu: Copia per lo shipper (mittente), consegnata allo spedizioniere dopo che la compagnia aerea ha preso in carico il carico.

Queste prime tre copie sono quelle più rilevanti per il processo di trasporto.

Inoltre, esistono copie di cortesia o copia per la dogana, che vengono utilizzate per il completamento delle formalità doganali e altre esigenze amministrative.

2. Funzioni Principali della AWB

Contratto di Trasporto: L’AWB è un documento che prova l’esistenza di un contratto di spedizione tra il mittente e la compagnia aerea, che si impegna a trasportare le merci da un luogo di partenza a uno di destinazione.

Descrizione della Merce: La lettera di vettura fornisce una descrizione dettagliata del carico, inclusi i dettagli relativi alla quantità, al peso e alle specifiche della merce. Questo consente una gestione accurata durante il trasporto e la consegna.

Condizioni di Trasporto: Il documento stabilisce anche le condizioni di trasporto, come le tariffe, le modalità di trasporto e le eventuali limitazioni di responsabilità. Queste condizioni sono generalmente standardizzate a livello internazionale.

3. Non Negoziale, ma di Legittimazione

L’AWB, pur essendo un documento ufficiale del trasporto, non è un titolo negoziabile. Ciò significa che non può essere trasferito o venduto come una merce. Tuttavia, l’AWB è un documento di legittimazione, in quanto consente al destinatario di ritirare la merce, senza la necessità di presentare l’originale, purché possa dimostrare di essere il legittimo avente diritto.

4. Aspetti Doganali

L’AWB svolge anche una funzione doganale, in quanto deve essere presentata alle autorità doganali al momento dell’importazione o esportazione della merce. Essa aiuta le autorità a verificare la conformità delle merci con le normative locali e internazionali, facilitando il passaggio attraverso i confini.

5. Possibilità di Assicurazione

L’AWB può essere utilizzata anche come certificato di assicurazione. Se il mittente ha richiesto una copertura assicurativa per i rischi legati al trasporto delle merci (danno, perdita, furto, etc.), il documento può includere informazioni relative alla polizza assicurativa. In tal caso, la compagnia aerea agirà come intermediario per coprire i rischi associati al trasporto.

6. Trasporto su Volo Cargo e di Linea

L’AWB può essere emessa per voli cargo, dove l’aereo è dedicato esclusivamente al trasporto di merci, oppure per voli di linea, dove le merci sono stivate insieme ai passeggeri. In entrambi i casi, l’AWB è il documento che regola il contratto di trasporto e le condizioni di viaggio delle merci.

7. Obblighi e Diritti delle Parti

L’AWB stabilisce gli obblighi della compagnia aerea (come la responsabilità per la merce durante il trasporto) e dei vari attori coinvolti (shipper, destinatario, spedizioniere). Ad esempio, la compagnia aerea si impegna a consegnare la merce al destinatario, mentre il mittente deve fornire informazioni accurate sulla merce.

Che cos’è il numero AWB

Il numero AWB (Air Waybill number) è un identificativo univoco assegnato a ciascuna lettera di vettura aerea (Air Waybill) al momento dell’emissione. Questo numero è essenziale per tracciare e identificare il trasporto di merci attraverso il sistema aereo e svolge diverse funzioni nel processo di spedizione. Vediamo più nel dettaglio cosa rappresenta e come viene utilizzato.

1. Struttura del Numero AWB

Il numero AWB è composto da una serie di numeri e lettere, che seguono una struttura standardizzata a livello internazionale. Solitamente, ha la seguente forma:

Prefix (3 lettere): Le prime tre lettere identificano la compagnia aerea che emette la lettera di vettura. Ad esempio, il prefisso “123” potrebbe appartenere alla compagnia XYZ Airlines.

Numero Progressivo (7 cifre): Seguono sette numeri progressivi che identificano univocamente ogni spedizione. Questo numero varia per ogni spedizione effettuata dalla compagnia aerea.

Il numero AWB ha quindi un formato del tipo: 123-4567890.

2. Funzione del Numero AWB

Il numero AWB ha diverse funzioni pratiche e operative:

Identificazione Unica della Spedizione: Il numero AWB permette di identificare in modo univoco una spedizione di merci, associandola a un particolare carico, destinatario e compagnia aerea.

Tracciamento della Spedizione: Grazie al numero AWB, è possibile tracciare lo stato della spedizione lungo l’intero percorso, dal punto di origine al punto di arrivo. La compagnia aerea e gli spedizionieri possono utilizzare questo numero per fornire aggiornamenti sullo stato della merce.

Gestione Doganale e Logistica: Il numero AWB è utilizzato anche per le formalità doganali. Le autorità doganali, sia in fase di importazione che di esportazione, usano il numero AWB per registrare, monitorare e verificare il trasporto delle merci.

Documentazione di Supporto: In caso di problemi, come smarrimento o danno delle merci, il numero AWB diventa il riferimento principale per le richieste di assicurazione o risarcimento.

Consegna Porta a Porta
Uno dei principali vantaggi del trasporto merci su strada è la possibilità di effettuare consegne dirette. Questo approccio elimina la necessità di utilizzare ulteriori mezzi di trasporto, garantendo una logistica fluida e senza interruzioni.

Rapidità e Convenienza
Il trasporto su gomma si rivela particolarmente veloce ed economico, soprattutto per itinerari di media lunghezza. Questa modalità di trasporto è ideale per chi cerca soluzioni rapide senza compromettere il budget.

Flessibilità
Il trasporto su strada offre una notevole flessibilità nella pianificazione delle partenze. Questa caratteristica è fondamentale per gestire spedizioni urgenti e adatte a esigenze variabili.

Capillarità
Grazie alla densa rete stradale e autostradale, è possibile organizzare consegne in qualsiasi località. La capillarità del servizio assicura che le merci arrivino a destinazione in modo tempestivo e efficiente.

Scegliere il trasporto internazionale di merci via strada significa optare per un servizio affidabile, economico e flessibile, capace di rispondere alle esigenze di un mercato dinamico.

La Convenzione C.M.R. (Convenzione relativa al contratto di trasporto internazionale di merci su strada) è uno degli strumenti legali più importanti per la regolamentazione del trasporto internazionale di merci su gomma. La C.M.R. stabilisce le condizioni generali per il contratto di trasporto internazionale su strada e disciplina i diritti, i doveri e le responsabilità delle parti coinvolte (mittente, vettore e destinatario). In questo contesto, la Lettera di Vettura Internazionale (o CMR, talvolta abbreviata come “Lettera di Vettura CMR”) è il documento che certifica e formalizza il contratto di trasporto delle merci.

La Convenzione C.M.R. – Fondamenti Legali

La Convenzione C.M.R. è stata firmata il 19 maggio 1956 a Ginevra ed è entrata in vigore nel 1961. Attualmente, è stata ratificata da oltre 50 paesi, tra cui molti membri dell’Unione Europea, paesi del Medio Oriente e dell’Asia, creando una normativa uniforme per il trasporto internazionale su strada.

Obiettivi principali della C.M.R.:

  • Uniformare le leggi relative al trasporto internazionale su gomma.
  • Stabilire i diritti e gli obblighi di spedizionieri, vettori e destinatari in un contesto di trasporto transnazionale.
  • Regolare la responsabilità del vettore per perdita, danno o ritardo delle merci.
  • Definire le modalità di risoluzione delle controversie legate al trasporto internazionale.

La Lettera di Vettura CMR è un documento essenziale nel trasporto internazionale di merci su strada, utilizzato per formalizzare il contratto di trasporto tra il mittente (che può essere lo spedizioniere o il proprietario delle merci) e il vettore (la compagnia di trasporto). Essa contiene tutte le informazioni necessarie per il corretto svolgimento della spedizione, come il tipo di merce, il punto di partenza, la destinazione, il mittente e il destinatario.

Contenuti della Lettera di Vettura CMR

La Lettera di Vettura CMR deve contenere una serie di informazioni obbligatorie, che includono:

  • Nome e indirizzo del mittente e del destinatario.
  • Descrizione dettagliata della merce, comprese le quantità, il peso, il volume e altre caratteristiche significative.
  • Punto di partenza e destinazione.
  • Condizioni di trasporto, come il tipo di pagamento (prepagato o a pagamento alla consegna) e le eventuali istruzioni particolari per il vettore.
  • Data di consegna prevista.
  • Firma del mittente e del vettore (o dei loro rappresentanti).
  • Numero della CMR, che è un identificativo unico per ciascuna spedizione.

La Lettera di Vettura CMR può essere emessa in più copie (solitamente in tre originali) e ogni copia ha una funzione specifica: una per il mittente, una per il vettore e una per il destinatario.

Funzioni della Lettera di Vettura CMR

La Lettera di Vettura CMR ha diverse funzioni nel contesto del trasporto internazionale di merci:

  • Contratto di Trasporto

La CMR funge da contratto di trasporto tra il mittente e il vettore, stabilendo le condizioni sotto le quali la merce sarà trasportata. È una prova legale del contratto di trasporto e delle condizioni accettate dalle parti.

  • Documentazione per il Vettore

Il vettore utilizza la Lettera di Vettura CMR per prendere in carico la merce e trasportarla verso la destinazione finale. Il documento è la prova che il vettore ha ricevuto la merce nelle condizioni descritte e si impegna a trasportarla fino alla destinazione, rispettando le condizioni stabilite.

  • Prova della Consegna

Al termine del trasporto, la Lettera di Vettura CMR diventa anche prova della consegna delle merci al destinatario. Questo è particolarmente importante in caso di danni o controversie, poiché permette di determinare se la merce è stata consegnata nelle condizioni promesse.

  • Strumento di Reclamo

In caso di danno o perdita delle merci, la CMR è il documento su cui si basano le richieste di risarcimento. La responsabilità del vettore per danni alle merci durante il trasporto è disciplinata dalla Convenzione C.M.R. e può essere invocata in caso di necessità.

Responsabilità del Vettore secondo la CMR

La responsabilità del vettore è uno degli aspetti più cruciali della CMR. Il vettore è responsabile per la perdita, il danno o il ritardo delle merci durante il trasporto, a meno che non dimostri che il danno sia stato causato da circostanze esenti da responsabilità, come eventi di forza maggiore, difetti intrinseci delle merci o azioni del mittente stesso.

La responsabilità del vettore è limitata, in generale, da un massimale di risarcimento, che dipende dal peso della merce. Se la merce subisce danni o viene smarrita, la convenzione prevede che il risarcimento non superi un determinato importo per chilogrammo di peso della merce danneggiata o persa.

Limitazioni e Esenzioni della Responsabilità del Vettore

Secondo la Convenzione C.M.R., il vettore può limitare la sua responsabilità in alcune circostanze, tra cui:

  • Fuerza mayor (forza maggiore), come disastri naturali, guerre o atti di terrorismo.
  • Errore del mittente, come la fornitura di informazioni errate o un imballaggio insufficiente.
  • Difetti intrinseci della merce, ovvero danni causati da caratteristiche naturali delle merci stesse (es. fragilità).

Tuttavia, il vettore non può esimersi dalla responsabilità per negligenza o violazioni delle condizioni contrattuali.

Trasporto Multimodale e la CMR

In alcune situazioni, la Lettera di Vettura CMR viene utilizzata anche nel contesto di trasporti multimodali, dove la merce è trasportata tramite una combinazione di modalità di trasporto (su strada, mare, ferrovia, etc.). In questo caso, la CMR copre solo la parte del trasporto effettuata su strada. Se il trasporto coinvolge più modalità, potrebbero essere richiesti altri documenti, come la Polizza di Carico Marittima (Bill of Lading) per il trasporto via mare o il Consignment Note per il trasporto ferroviario.

Il Documento di Trasporto, conosciuto più comunemente come DDT, è un documento contabile che accompagna la merce in entrata

o in uscita dal magazzino, e di conseguenza permette di gestire correttamente il carico e lo scarico degli articoli giacenti. 

Il DDT è stato introdotto dal DPR 472/96 in sostituzione del documento denominato Bolla Accompagnatoria, utilizzato fino al 1996

per giustificare lo spostamento di merci.

Poiché il documento di trasporto ha il compito di giustificare il trasferimento delle merci tra due soggetti (cedente e cessionario),

questo deve essere emesso (in duplice copia) rigorosamente prima dell’invio della merce, a prescindere da quale soggetto effettui

il trasporto. Il trasporto può essere effettuato:

dal mittente (o cedente);

dal destinatario (o cessionario);

dal vettore (o trasportatore);

 

Il DDT deve essere utilizzato obbligatoriamente nei seguenti casi:

  • emissione di fattura differita;
  • vendita di beni con trasporto;
  • trasferimento di beni, anche se non soggetti alla vendita;
  • operazioni di vendita all’estero.

FTL e LTL: Le Due Modalità di Carico nel Trasporto Su Gomma

Nel trasporto su strada, come per il trasporto marittimo e aereo, esistono due principali modalità di gestione del carico:

FTL (Full Truck Load) – Carico Completo

LTL (Less Than Truck Load) – Carico Parziale o Groupage

FTL – FULL TRUCK LOAD (CARICO COMPLETO)

Il trasporto FTL si riferisce a un carico completo per un singolo cliente. In questo caso, l’intero veicolo (camion, tir, ecc.) è destinato esclusivamente a una singola spedizione, che viaggia verso una sola destinazione.

Caratteristiche principali del FTL:

Veicolo dedicato: L’automezzo è interamente dedicato al carico di un unico cliente, quindi non vi sono altri carichi da destinare a destinazioni diverse.

Nessun trasferimento di carico: Durante il trasporto, non sono previsti trasbordi o cambi di veicolo, il che riduce il rischio di danni o perdite delle merci.

Spedizioni dirette: Il carico non fa soste intermedie, arrivando direttamente alla destinazione finale, il che riduce i tempi di consegna.

Vantaggi dell’FTL:

Ottimizzazione dei costi su grandi quantità di materiale: È ideale quando si hanno grandi volumi di merce da spedire, poiché permette di sfruttare al massimo la capacità del veicolo.

Tempistiche brevi: Poiché il carico non viene trasferito, il trasporto è diretto, riducendo i tempi di viaggio e migliorando l’efficienza.

Ideale per carichi delicati o ad alto rischio: La merce viene gestita in modo esclusivo, quindi è meno esposta a danni o smarrimenti. È particolarmente indicato per merci fragili o ad alto valore.

Semplicità logistica: La gestione del carico è semplificata, poiché non è necessario organizzare il “groupage” con altri carichi o gestire complicazioni legate al trasbordo.

Quando usare il FTL? Il FTL è più conveniente quando:

La merce è di grande volume o peso elevato.

Si ha bisogno di tempi di consegna rapidi.

La merce è delicata e deve essere trattata con la massima cura.

Il cliente preferisce non condividere il trasporto con altri carichi.

LTL – LESS THAN TRUCK LOAD (CARICO PARZIALE)

Il trasporto LTL implica che il carico non occupi l’intero camion, ma solo una parte del suo spazio. In questo caso, il camion viene utilizzato da più spedizionieri per trasportare carichi di diverse dimensioni e destinazioni.

Caratteristiche principali del LTL:

Carico condiviso: Diverse spedizioni vengono condivise all’interno dello stesso veicolo, con ciascun carico destinato a una destinazione diversa.

Trasbordi: Poiché più destinazioni sono coinvolte, spesso il carico viene spostato tra diversi veicoli durante il percorso.

Vantaggi dell’LTL:

Economico per piccole spedizioni: È ideale per spedizioni di piccole dimensioni che non giustificano l’utilizzo di un camion intero.

Flessibilità: È possibile spedire piccole quantità di merce senza dover pagare per un intero camion.

Accessibilità: Consente a piccole e medie imprese di accedere a servizi di trasporto internazionali senza dover gestire un trasporto completo.

Quando usare l’LTL? Il LTL è più vantaggioso quando:

Le quantità di merce sono relativamente piccole.

Il tempo di consegna non è una priorità assoluta.

Si desidera risparmiare sui costi di trasporto, evitando di noleggiare un intero camion.

Quali sono le tue esigenze logistiche? Contattaci per una consulenza personalizzata!

Tipi di camion per trasporto su strada

Gli autocarri o più comunemente conosciuti come “camion” sono tutti i veicoli destinati al trasporto di merci aventi almeno quattro ruote. I diversi tipi di camion sono suddivisi in categorie secondo la classificazione internazionale degli autocarri e si suddividono in:

Categoria N: veicoli destinati al trasporto di merci che hanno almeno quattro ruote;

Categoria N1: tipi di camion con massa massima non superiore a 3,5 tonnellate;

Categoria N2: camion con massa massima compresa tra le 3,5 e le 12 tonnellate;

Categoria N3: tipi di camion con massa massima superiore alle 12 tonnellate.
 

Tipi di camion più diffusi

Furgoni – I furgoni fanno parte della famiglia degli autocarri, anche se di dimensioni più piccole e dal peso contenuto. Si contraddistinguono per la cabina e il vano merci incorporati nella carrozzeria.

Autocarro – L’autocarro è un veicolo utilizzato per trasportare merci in modo autonomo, dotato di motricità propria, in grado di spostarsi senza l’ausilio di altri mezzi.

L’autocarro può avere la cabina di guida incorporata o separata dal cassone, il quale può essere sia furgonato che ricoperto da un telone. Nei camion-frigo invece, il vano di carico è costituito da un frigorifero ben serrato, accessibile da uno sportello posteriore dotato di maniglia oppure apribile in maniera automatizzata.

Autotreno – L’autotreno è composto da un autocarro provvisto di motore, unito a uno o più rimorchi non motorizzati.

I rimorchi sono attaccati tra loro e al camion attraverso un sistema di ganci e timoni. 

Autoarticolato – L’autoarticolato o bilico è composto da un trattore stradale che, al posto del vano di carico, dispone di una ralla sulla quale poggia e viene fissato un semirimorchio (non motorizzato) destinato al trasporto di merci.

Il trattore stradale può essere leggero, se ha una massa che arriva a 3,5 tonnellate, oppure pesante, se la sua massa supera le 3,5 tonnellate.

Bisarca – La bisarca è un autocarro a due piani dotato di una rampa appositamente adibito al trasporto di automobili o altri veicoli. 

Camion refrigeratore – Il camion refrigeratore è un mezzo dotato di un vano frigorifero posteriore. Il refrigerator truck può essere un autocarro, un autotreno, un autoarticolato, un furgone oppure un pick up. È ideale per il trasporto di alimenti e merci deperibili. 

Camion cisterna – Il camion cisterna nella versione autoarticolato o autotreno è caratterizzato da una cisterna progettata in modo differente in base al carico specifico (es. alimenti e materiali infiammabili).

Il trasporto ferroviario presenta numerosi vantaggi che lo rendono una scelta preferenziale. Ecco alcune delle ragioni principali:

Tempi di transito rapidi: Rispetto al trasporto marittimo, il trasporto su rotaia offre tempi di transito più veloci. Sebbene il trasporto aereo sia il più rapido, spesso non è pratico per spedire grandi volumi di merce.

Convenienza per le lunghe distanze: Il trasporto ferroviario si rivela particolarmente vantaggioso per spedizioni su lunghe distanze, garantendo efficienza e regolarità.

Elevata sicurezza: Il trasporto su rotaia è notoriamente sicuro, riducendo il rischio di furti e danni alle merci durante il tragitto.

Rete ferroviaria completa: Le reti ferroviarie ben sviluppate consentono una copertura capillare e connessioni.

Decongestionamento del traffico stradale: Scegliere il trasporto ferroviario contribuisce a ridurre il traffico sulle strade, alleviando la congestione e migliorando la fluidità del trasporto terrestre.

Sostenibilità ambientale: Il trasporto ferroviario è una soluzione ecologica, con emissioni di CO2 significativamente inferiori rispetto ad altri mezzi di trasporto, come quelli su gomma.

Capacità di movimentazione: Le ferrovie permettono lo spostamento di grandi quantità di merci su lunghe distanze, rendendole ideali per il trasferimento tra porti e aree interne.

Scegliere il trasporto su rotaia non significa solo adottare una soluzione logistica efficace, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile.

All’interno dei treni merci è possibile effettuare spedizioni sia in opzione di carico FCL (Full Container Load) che LCL (Less than Container Load).
Nella prima circostanza, con un trasporto “a pieno carico” il cliente prenota e utilizza un intero container, mentre in caso di “merci sfuse” queste viaggiano su bancali all’interno un container condiviso con altri clienti. Il costo di spedizione viene quindi diviso con gli altri clienti in base allo spazio occupato. Se lo spazio utilizzato è quello minore di un container si parla di Less than Container Load.
Il container resta la tipologia più utilizzata per il trasporto su rotaia, in quanto consente un facile trasbordo in caso di trasporto intermodale, senza la necessità di spostare la merce in un contenitore differente per continuare il percorso su strada o via mare, con un conseguente risparmio in termini di tempo e costi.

Tipologie di container più impiegate nel trasporto merci su ferrovia

I container utilizzati nel trasporto su ferro sono di diversi tipi, in base alla tipologia di merce da spedire.
L’unità base è il container 40 piedi, che corrisponde a poco più di 12m di lunghezza. Del 40 piedi esistono anche le versioni 40 piedi High Cube, che raggiunge i 2896mm di altezza, e 40 piedi Open Top per merci fuori sagoma più alte di un container standard.
Vengono poi utilizzati container più piccoli da 20 piedi, pari a circa 6 m, nelle alternative Standard, Upgraded e Open Top.

Quanto costa spedire merci via treno?

Come per ogni spedizione, anche quella tramite treno varia in base a diversi fattori d’incidenza. Il primo, come potrai immaginare, riguarda il peso e il volume della merce da spedire. Più è ingombrante e pesante, più il prezzo sarà elevato. Allo stesso tempo, però, anche la tipologia degli oggetti da spedire influisce sul costo del trasporto. Oltre alla natura della merce, un altro fattore da tenere a mente è la distanza tra il luogo di partenza e quello d’arrivo. https://www.lesaminternational.it/blog/spedizioni-commerciali-treno-vantaggi

Il servizio di trasporto combinato o multimodale combina diverse modalità di trasporto – stradale, ferroviaria, navale – in un’unica soluzione logistica, utilizzando uno stesso “contenitore” che sia un container, una cassa mobile o un semirimorchio, senza che si verifichi una rottura di carico.

Il trasporto multimodale consente di abbinare il basso impatto economico ed ecologico del trasporto su rotaia ad altre soluzioni più flessibili che garantiranno il raggiungimento della vostra meta.

Il trasporto combinato di merci tra paesi dell’Unione europea (Unione) fa riferimento alla Direttiva Comunitaria n. 92/106/CEE secondo cui:

il veicolo o il rimorchio utilizza la strada nel tratto iniziale o finale del viaggio; e nell’altro tratto, i servizi ferroviari o le vie d’acqua interne o i servizi marittimi se questa sezione supera i 100 km in linea d’aria; e

effettua il tratto iniziale o finale del viaggio di trasporto su strada:

tra il punto in cui le merci vengono caricate e la stazione di carico ferroviaria idonea più vicina per il tratto iniziale e tra le stazioni di scarico ferroviarie appropriate più vicine e il punto in cui le merci vengono scaricate per l’ultima tratta, o

entro un raggio non superiore a 150 km in linea d’aria dal porto sulla via d’acqua interna o porto marittimo di carico o scarico.

Le dimensioni massime autorizzate e i pesi massimi autorizzati per i veicoli che eseguono viaggi transfrontalieri sono definite dalla direttiva 96/53/CE (si veda la sintesi).

A differenza del trasporto intermodale dove le diverse modalità sono integrate tra loro in modo profondo e sono controllate da un unico soggetto che gestisce l’intera catena logistica, nel trasporto multimodale le diverse modalità non sono strettamente integrate tra loro e non esiste una coordinazione e un controllo centralizzato dell’intero processo di trasporto.

La figura di Esportatore autorizzato è quella di un operatore economico che ha ottenuto questo status dall’Ufficio delle dogane di appartenenza territoriale e può autocertificare l’origine dei propri prodotti direttamente in fattura o su altro documento commerciale.

La dichiarazione in fattura sostituisce i certificati di origine Eur1 ed Eur-Med fungendo da prova dell’origine preferenziale delle merci.

Considerato l’annullamento della previdimazione dei certificati di origine preferenziale (EUR1, EUR.MED e A.TR) a partire dal 1° aprile 2022, la qualifica di esportatore autorizzato semplifica notevolmente l’intera procedura doganale.

La possibilità di previdimare i certificati di circolazione era stata infatti introdotta in favore degli operatori autorizzati alla procedura di domiciliazione al fine di evitare che tali operatori, non in possesso dello status di esportatore autorizzato, si dovessero recare in dogana di volta in volta al fine di richiedere l’emissione dei certificati di circolazione.

Acquisizione dello status di Esportatore Autorizzato

L’operatore economico che volesse acquisire lo status di Esportatore Autorizzato deve presentare un’apposita istanza scritta all’ufficio doganale competente scaricando gli appositi moduli dal sito dell’Agenzia delle Dogane. Nell’istanza devono essere indicati esattamente i Paesi verso i quali si voglia beneficiare di tale status e le voci doganali per le quali si intenda certificare l’origine preferenziale. È possibile presentare una sola istanza per più paesi e/o accordi.

I requisiti standard e necessari alla corretta presentazione dell’istanza ed ottenimento dello status di esportatore autorizzato sono:

  • Esportazioni già effettuate verso i paesi oggetto della domanda (fatta eccezione per la Corea del Sud per la quale è necessario ottenere lo status di Esportatore Autorizzato, in quanto l’EUR1 non viene accettato);
  • Origine preferenziale della merce in esportazione

Possono richiedere lo status di esportatore autorizzato Produttori e Commercianti.

Dal 21 settembre 2017, giorno in cui è entrato in vigore l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada (CETA), si è iniziato a parlare di REX. Il REX non è altro che una nuova banca dati dove gli esportatori possono registrarsi, inviando apposita domanda all’ufficio delle Dogane competente per territorio.

Una volta ottenuto il numero di registrazione, sarà possibile dichiarare nelle proprie fatture commerciali, l’origine preferenziale delle merci. Si ricorda che i Paesi aderenti al sistema REX non accettano il certificato di origine EUR1.

Dopo l’accordo CETA, il 1° febbraio 2019 è entrato in vigore un altro importante accordo, JEFTA, tra Unione Europea e Giappone; dal 1° gennaio 2020 i PTOM (Paesi e Territori d’oltremare) ed in seguito Vietnam, Regno Unito e Singapore, i quali hanno aderito al REX.

Il Carnet ATA (Admission Temporaire – Temporary Admission) è un documento doganale internazionale emesso dalle Camere di commercio che consente l’esportazione temporanea di merci destinate a fiere e mostre, materiale professionale o campioni commerciali verso i paesi non facenti parte della Comunità Europea e aderenti alla convenzione A.T.A., e verso alcuni territori di Stati comunitari.

Consente di non pagare dazi e IVA alla dogana, purché le merci siano reimportate entro i termini indicati nel carnet. Rappresenta un’utile alternativa alla normale procedura doganale di esportazione ed importazione temporanea che semplifica le operazioni di sdoganamento ed esonera il titolare dall’obbligo di depositare presso la dogana del paese d’importazione temporanea una cauzione o l’ammontare dei diritti doganali a garanzia della mancata riesportazione della merce.

Validità

Il carnet è valido per 12 mesi dalla data di emissione devono essere restituiti alla Camera di commercio che li ha emessi al termine dell’utilizzo, o comunque entro 8 giorni dalla data della scadenza, anche nel caso di non utilizzo, completi di tutte le souches (matrici) relative ai volets (fogli staccabili) utilizzati o non utilizzati.

Tipologie di Carnet

Carnet A.T.A. base

– permette l’esecuzione di due soli viaggi all’estero;

– non consente l’integrazione di ulteriori fogli interni;

– si estingue una volta esaurite le operazioni ammesse con la dotazione prevista, indipendentemente dalla data di scadenza.

Carnet A.T.A. standard

– permette l’esecuzione di quattro o più viaggi;

– consente l’integrazione di ulteriori fogli interni nell’arco di validità del carnet.

Carnet CPD China-Taiwan

– valido per l’esportazione temporanea o transito di merci nel solo Taiwan (la Cina ha infatti aderito alla Convenzione A.T.A.).

 

Merci esportabili e non esportabili

Le merci esportabili con carnet A.T.A. sono: materiale professionale, campioni commerciali e merci destinate a fiere e mostre ed ad altre manifestazioni similari (esclusi i prodotti alimentari).

Alcuni Paesi hanno aderito alla Convenzione A.T.A. solo per alcune di queste tipologie; si consiglia di verificare la possibilità di esportazione temporanea consultando il sito di Unioncamere.

Le merci non esportabili sono: materiale di consumo, depliants, prodotti deperibili, merci destinate ad operazioni di trasformazione o riparazione e gadgets. Per l’esportazione di questo tipo di merce occorre contattare le dogane di competenza.

 

Riferimenti normativi

Convenzione doganale concernente libretti A.T.A. per l’ammissione temporanea delle merci.

Convenzione di Istanbul del 26 giugno 1990, ratificata in Italia con legge n. 479 del 26 ottobre 1995 e successive modifiche.

Contattaci per spedizioni legate all’emissione del CARNET ATA!

I documenti di transito come T1, T2 e T2L sono documenti doganali utilizzati per il trasporto delle merci sotto regime di transito, che consente di spostare le merci tra diversi paesi, sia all’interno dell’Unione Europea (UE) che tra l’UE e paesi terzi, senza che vengano pagati immediatamente i dazi doganali o l’IVA.

Documento T1

Il documento T1 viene prodotto nel caso in cui la merce che non abbia origine all’interno dell’Unione Europea transiti all’interno

del territorio comunitario per raggiungere un terzo stato extra UE.

Documento T2L

É un documento che attesta la libera circolazione delle merci nell’Unione Europea e viene utilizzato quando si devono raggiungere

territori di paesi membri della UE che però non fanno parte del Territorio continentale dell’Unione Europea. Questi territori sono

ad esempio le Isole Canarie (Spagna), le Isole Azzorre (Portogallo), i territori d’oltremare dei Carabi e del Pacifico della Francia e

della Gran Bretagna.

Sostanzialmente, il T2L è necessario quando la merce proveniente dall’Europa continentale deve raggiungere un’isola europea, o

viceversa da un’isola UE deve arrivare fino a un paese dell’Europa continentale, attraversando acque internazionali..

Questo documento certifica il carattere comunitario della merce. Emesso dalla dogana del paese esportatore appartenente all’UE,

scorta la merce fino al raggiungimento dell’altro paese comunitario.

Documento T2

Il T2 (NCTS) è un documento informatico emesso da una dogana (Ufficio di partenza) e destinato ad un’altra dogana (Ufficio di

destinazione). Al T2 viene assegnato un numero denominato MRN unico in tutta l’Unione Europea e riconoscibile su tutto il suo

territorio (la dicitura T1 compare nel riquadro 1 del modello DAU). Il T2 viene utilizzato quando si deve effettuare una spedizione

comunitaria da un punto all’altro dell’Unione Europea, attraversando però un territorio esterno al territorio doganale dell’Unione

Europea (es:  spedizione dall’Italia alla Germania transitando attraverso la Svizzera).

Il T2 viene utilizzato negli scambi di spedizioni comunitarie tra l’Unione Europea e la Repubblica di San Marino perché questo Stato

non fa parte del territorio doganale dell’Unione Europea, anche se è considerato uno membro della stessa. Non sono invece

necessari documenti doganali negli scambi diretti tra l’Italia e San Marino.

Molti paesi dell’Africa richiedono un cargo waiver o documento di tracciabilità. A seconda del paese dove si sta spedendo questo documento ha nomi e procedure diverse.

Questo documento funge da mezzo per tracciare il carico, offrendo dettagli essenziali sulla spedizione come origine, destinazione e specifiche del transito. La funzione principale è quella di semplificare lo sdoganamento e supervisionare la circolazione delle merci, garantendo così il rispetto delle normative sull’importazione.

Requisiti per Paese

Ogni paese ha i propri requisiti specifici per la certificazione BESC. Questi requisiti possono variare in modo significativo,

quindi è essenziale essere ben informati sulle normative del paese di destinazione.

Scarica di seguito la lista aggiornata dei paesi africani richiedenti il documento di tracciabilità

https://www.asianlogistics.net/wp-content/uploads/2023/05/LISTA-PAESI-AFRICANI-ECTN-BESC-3.pdf

Contattaci per informazioni e assistenza sulle vostre spedizioni Africa!

La licenza CITES è un documento che accompagna le importazioni, esportazioni e riesportazioni di prodotti provenienti da specie protette dalla Convenzione CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione). Questo permesso obbligatorio viene utilizzato per dimostrare che l’esemplare di specie protetta è legale e compatibile con la sostenibilità della specie interessata.

Alcune specie di animali selvatici possono infatti essere commercializzate legalmente, ma molte necessitano di permessi per attraversare i confini internazionali. Oltre 6.610 specie, sottospecie e popolazioni animali e oltre 34.310,00 specie, sottospecie e popolazioni vegetali sono elencate nella CITES.

Potrebbe essere necessario un permesso CITES se si trasportano piante o animali elencati nella CITES, o loro parti o derivati, fuori dal paese. Per esempio:

  • Esemplari di fauna selvatica
  • Animali esotici
  • Trofei di caccia

Controlla se la tua specie selvatica è elencata nella CITES

Quali documenti CITES deve fornire il mittente?

Il mittente ha la responsabilità di fornire un certificato di esportazione CITES. Consigliamo di richiederlo con un largo anticipo rispetto alla spedizione, addirittura prima di finalizzare la vendita.

Assicuratevi che il nome scientifico dell’animale o della pianta riportato sul certificato CITES corrisponda a quello indicato sulla fattura commerciale. Il numero del certificato CITES va inoltre riportato sulla fattura commerciale.

Come si richiedono i certificati CITES?

Ogni Paese ha una propria agenzia governativa CITES locale che prevede formalità particolari per la richiesta dei permessi, consultabili online. I contatti delle autorità CITES sono disponibili sull’elenco CITES.

Dal giorno 1 marzo 2024 le domande di licenze CITES dovranno essere inviate all’Ufficio Carabinieri CITES del luogo dove è situata la sede legale della ditta richiedente.

Dove deve essere apposto il certificato CITES?

Il certificato CITES, in originale, deve essere inserito all’interno della spedizione. Il mittente deve fornirne copia digitale sia al destinatario che al corriere.

Come si etichettano i colli che contengono prodotti CITES?

L’imballaggio contenente prodotti listati CITES deve essere etichettato con chiarezza all’esterno. Il corriere potrà probabilmente fornirvi gli appositi adesivi gialli della CITES.

Quali documenti CITES deve fornire il destinatario?

Se dovete importare beni CITES, chiedete al mittente, per tempo, di fornirvi una copia del permesso di esportazione CITES. Sarà necessaria per richiedere il permesso di importazione CITES presso le vostre autorità CITES nazionali.

Sdoganamento dei beni CITES

Fornite al trasportatore la copia originale del permesso CITES prima che la spedizione arrivi in dogana.

Le ispezioni doganali possono richiedere tempi lunghi, quindi arrivate preparati.

Quando la spedizione arriva in dogana, non è più possibile richiedere il certificato CITES. I beni con documenti mancanti, tardivi o non corretti saranno confiscati.

I certificati di circolazione EUR 1, EUR MED e ATR sono documenti utilizzati per attestare l’origine preferenziale della merce nelle operazioni di esportazione verso paesi extra-UE che hanno siglato con l’Unione Europea accordi di libero scambio (ALS), permettendo al cliente di non pagare dazi all’importazione o di pagarli in misura ridotta.

I certificati possono essere sostituiti da una dichiarazione di origine nella fattura dell’esportatore, a patto che vi sia uno dei seguenti presupposti:

le spedizioni siano di importo inferiore a 6.000 euro

la ditta abbia lo status di AEO

la ditta abbia lo status di Esportatore Autorizzato

la ditta sia un Esportatore Registrato al REX (per esportazioni in Canada e Giappone).

Per chi non rientra nei casi sopra elencati è necessario emettere un certificato che dovrà riportare gli elementi della dichiarazione di esportazione: EUR 1, EUR MED per l’utilizzo della Convenzione Pan Euro Mediterranea e ATR per la Turchia.

Emissione certificati EUR1 ed EURMED

I certificati di circolazione EUR1 ed EURMED sono documenti rilasciati dall’Agenzia delle Dogane per attestare l’origine preferenziale comunitaria di merci destinate verso paesi extra-UE che hanno siglato con l’Unione Europea accordi di libero scambio (ALS), permettendo al cliente di non pagare dazi all’importazione o di pagarli in misura ridotta.

La merce è considerata di origine preferenziale solo se è:

  • Nata e prodotta totalmente in un paese comunitario;
  • Sufficientemente lavorata o trasformata in un paese dell’Unione Europea (tale processo di lavorazione è precisamente regolamentato da apposita legislazione).

Certificato di circolazione EUR1

Per emettere l’EUR1, è necessario disporre della dichiarazione di origine preferenziale, attraverso cui l’esportatore dichiara che la propria merce sia di origine preferenziale, come previsto dagli accordi bilaterali dell’UE.

Lo spedizioniere, in qualità di intermediario, fornisce all’esportatore un mandato da compilare che servirà alla dogana di esportazione per emettere l’EUR1.

Il documento verrà quindi presentato in originale all’operatore doganale del paese di importazione per beneficiare dell’esonerazione o della riduzione dei dazi doganali nel paese a destino.

In caso di mancato rilascio all’atto dell’esportazione il certificato di circolazione EUR1 può essere rilasciato a posteriori, dietro presentazione di apposita istanza in cui si dettaglino i motivi della richiesta e del fatto che il documento non sia stato richiesto ed emesso al momento della spedizione delle merci.

Esportatore autorizzato, status di AEO o Esportatore registrato al REX

I certificati di circolazione EUR 1 possono essere sostituiti da una dichiarazione di origine nella fattura dell’esportatore, a patto che vi sia uno dei seguenti presupposti:

  • Il valore delle merci sia di importo inferiore a 6.000 euro
  • la ditta abbia lo status di Esportatore Autorizzato
  • la ditta abbia lo status di AEO (Operatore Economico Autorizzato) 
  • la ditta sia un Esportatore Registrato al REX (per esportazioni in Canada e Giappone).

Consulta la nostra lista paesi EUR1! (LINK)

Certificato di circolazione EUR MED

 Il certificato di circolazione EUR MED, sostituito dall’EUR 1, è il documento creato per l’applicazione dei cumulo “PANEUROMEDITERRANEO”,

istituito per tutti i Paesi dell’area Paneuromediterranea (area paneuropea+area mediterranea: Svizzera, Liechtenstein, Norvegia, Islanda, Turchia,

Algeria, Tunisia, Marocco, Isole Faeroer, Israele, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Egitto, Giordania, Libano, Siria), nei quali dovranno essere applicate

regole di origine identiche e la cui adozione nei singoli Paesi è ancora in fase di realizzazione.

Il suo aspetto ricalca quello dell’EUR 1 e se ne differenzia soltanto per la attestazione, aggiunta nella casella 7, relativa alla avvenuta applicazione

del cumulo paneuromediterraneo.

In linea generale può sempre essere emesso (purché sussistano le condizioni per la sua emissione) in alternativa all’EUR 1 e per scelta

dell’operatore interessato; tuttavia sono previsti casi di obbligatorietà.

Condizioni per l’emissione:

Il certificato EUR MED può essere emesso:

  • quando l’esportazione è fatta verso un paese dell’area Paneuromediterranea (p.e.m.),
    – quando l’esportazione è fatta verso altri Paesi, ma è prevista la rispedizione (anche dopo lavorazione) verso un paese dell’area p.e.m. In tal caso –
  • evidentemente – la richiesta dovrà partire dal destinatario dell’esportazione, necessariamente a conoscenza della ulteriore destinazione della merce;
    – quando la merce ha beneficiato del cumulo p.e.m. oppure quando la merce può essere utilizzata per l’applicazione del cumulo p.e.m. nel Paese
  • di destinazione.

Le suddette condizioni devono sussistere tutte al momento dell’emissione

Obbligarietà uso EUR MED

È obbligatorio l’uso dell’EUR MED (o dichiarazione EUR MED su fattura), ai sensi del terzo sottotitolo delle note esplicative dei protocolli

paneuromediterranei, quando il prodotto è originario di un Paese dell’area euro mediterranea ed è stato applicato il cumulo con le isole Faeroer o

con uno dei Paesi mediterranei esclusa la Turchia(Algeria, Tunisia, Marocco, Israele, Cisgiordania, Striscia di Gaza, Egitto, Giordania, Libano e Siria);
B. È obbligatorio l’uso del modello EUR 1 (o dichiarazione su fattura), quando mancano le condizioni per emettere l’EUR MED.

Emissione del Certificato di Circolazione ATR

Il certificato ATR differisce dal certificato EUR.1, in quanto non certifica l’origine preferenziale delle merci, ma piuttosto la loro “libera circolazione”. Ciò significa che il certificato conferma che le merci sono state interamente prodotte o legalmente immesse sul mercato di uno degli Stati membri dell’Unione Doganale UE-Turchia. In altre parole, il certificato ATR non fornisce informazioni sull’origine delle merci.

Con il certificato ATR, le merci che sono state completamente prodotte o sono in libera circolazione all’interno del mercato possono beneficiare di esenzioni dai dazi sia all’ingresso in Turchia che nell’UE. È importante notare che l’Unione Doganale UE-Turchia si applica esclusivamente ai prodotti industriali e ai prodotti agricoli trasformati. I prodotti agricoli non trasformati e i prodotti in acciaio al carbonio regolati dall’Accordo CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) sono esclusi da questo accordo. Per questi prodotti, le riduzioni dei dazi sono concesse, sia nell’UE che in Turchia, solo se conformi alle regole di origine preferenziale, basate sulla lavorazione sufficiente.

Pertanto, per beneficiare dei vantaggi doganali per questi prodotti specifici, è necessario emettere un certificato EUR.1 nel contesto degli scambi tra l’UE e la Turchia.

Contattaci per informazioni e assistenza con il certificato ATR!

Tipi di deposito doganale

I depositi doganali vengono classificati in due categorie in funzione della loro titolarità:

  • Deposito doganale privato: ad uso esclusivo della persona o azienda titolare autorizzata. Questo, inoltre, è destinato a ospitare merci appartenenti unicamente al depositario.
  • Deposito doganale pubblico: può essere gestito da privati o dall’amministrazione pubblica e, a differenza del caso anteriore, qualsiasi azienda può farne uso. La persona responsabile di controllare che la merce si adegui alle norme può essere il depositario (la persona o impresa autorizzata a gestire il deposito), il depositante (la persona o azienda che depone la merce) o le autorità doganali.

Qualsiasi sia il tipo di deposito doganale, la sua funzione è la stessa: ospitare i prodotti per un tempo illimitato fino a

quando non gli viene assegnata una destinazione.

I VANTAGGI DEL DEPOSITO IN BONDED WAREHOUSE

La merce può essere introdotta nei nostri magazzini doganali privati, con regimi di temporanea custodia (A3) e diretta custodia (A4).

Il magazzino A3 (o di temporanea custodia TC) è quello in cui la merce scaricata può rimanere per un massimo di 90 giorni, oltre i quali o viene introdotta in magazzino A4 o viene nazionalizzata o viene estratta dal magazzino per essere poi nazionalizzata presso altra Dogana.

Il magazzino A4 (o deposito doganale) è il magazzino di stoccaggio in cui la merce può rimanere per un tempo illimitato e rimanere in sospensione da Iva e Dazi fino che non viene nazionalizzata.

(https://www.asianlogistics.net/come-sopravvivere-ad-una-spedizione-con-credito-documentario/)

Nel commercio internazionale, molto spesso viene utilizzato come metodo di pagamento la Lettera di Credito, considerata tra gli strumenti più sicuri in quanto tutela maggiormente sia il venditore che il compratore trovando un giusto compromesso tra le rispettive esigenze, specialmente se il compratore proviene da uno Stato con un “rischio Paese” alto.

Innanzitutto, i soggetti coinvolti in questo tipo di operazione sono quattro:

  • L’Acquirente (cd “Applicant”), il quale ordina alla propria banca di aprire un credito a favore del venditore mediante l’emissione della lettera di credito;
  • Il Venditore (cd. “Beneficiary”), colui che esporta la merce nonché soggetto beneficiario della lettera di credito;
  • La Banca Emittente (cd. “Issuing Bank”), ossia la banca che emette concretamente la lettera di credito, facendola pervenire alla banca avvisante;
  • La Banca Avvisante (cd. “Advising Bank”), vale a dire la banca che si occupa di avvisare il venditore della ricezione della lettera di credito a suo favore.

Tre caratteristiche più rilevanti della lettera di credito:

  • La Lettera di Credito sposta l’obbligo del pagamento dal compratore a una banca. Cioè a una controparte più affidabile sotto il profilo della solvibilità;
  • Con la Lettera di Credito il pagamento viene subordinato alla presentazione dei documenti che attestano l’avvenuta spedizione della merce;
  • La negoziazione della Lettera di Credito avviene sulla sola base dei documenti prodotti e non sul controllo della merce spedita.

Le clausole legali delle lettere di credito di base sono soggette a regolare standardizzazione da parte della commissione bancaria della camera di commercio internazionale (ICC).

Alcuni consigli utili

Per evitare problemi e danni al momento della spedizione, consigliamo di:

  • Verificare che la Lettera di Credito sia “irrevocabile*, confermata, a vista” (irrevocable, confirmed, at sight)
  • Esaminare attentamente la Lettera di Credito appena viene notificata dalla banca italiana confermante ed eventualmente richiedere subito l’emendamento
  • Verificare che i termini di vendita e l’importo corrispondano a quanto ordinato
  • Verificare che le ragioni sociali e gli indirizzi siano corretti (identici a come appaiono nei documenti)
  • Verificare che i termini di resa Incoterms siano corretti e conformi a quanto convenuto. Inoltre il termine di resa indicato in fattura deve corrispondere a quanto indicato nella L/C nel campo descrizione merce (45A)
  • Verificare di poter produrre tutta la documentazione in modo perfettamente conforme a quanto richiesto dalla Lettera di Credito. Inoltre attenzione a presentare originali e copie non nel numero richiesto, documenti con dati incoerenti tra di loro o con firma mancante dove richiesta, numero della L/C non indicato ecc..
  • Verificare che la data di scadenza della LC ((campo 31D) sia compatibile con il tempo necessario alla preparazione di tutti i documenti richiesti (tenendo conto che molti documenti sono emessi dallo spedizioniere, dalla compagnia d’assicurazione, dalla Camera di Commercio, dalla società di collaudo, ecc.)
  • Prestare attenzione a non presentare i documenti di trasporto in originale previsti dal credito documentario in ritardo, ovvero oltre i giorni indicati nel campo 48 (per normativa sono 21, ma possono essere ridotti o aumentati previo accordo tra le parti); per quanto riguardo la Polizza di Carico (Bill of lading) attenzione a precisare se il nolo sia prepagato o pagabile a destino (prepaid o collect), con annotazione on board assente, vettore non identificato, correzioni non autenticate ecc..
  • Verificare che la data di spedizione (ON BOARD sulla polizza) possa essere rispettata agevolmente. L’ultima data utile prevista per la spedizione (campo 44C) deve essere compatibile con il servizio di trasporto disponibile (date partenze navi/aerei)
  • Verificare che il Porto/aeroporto di partenza ed il porto/aeroporto di arrivo nel documento di trasporto siano uguali a quelli indicato nella L/C (campi 44E/44F)
  • Verificare, con particolare attenzione, che la descrizione della merce sia identica a quella indicata in fattura e in tutta la documentazione (campo 45A dello swift)
  • Prestare attenzione a non effettuare spedizioni parziali quando il credito non lo consente (campo 43P)
  • Verificare che la copertura assicurativa non sia espressa in valuta diversa da quella della L/C
  • Prestare attenzione a non presentare un documento (polizza o certificato) diverso da quello richiesto nella L/C, a non apporre la  girata se necessaria, a far decorrere la copertura assicurativa successivamente alla data di spedizione o di messa a bordo, non autenticare le correzioni ecc..

L’argomento è certamente complesso e andrebbe approfondito ulteriormente.

Per questo motivo, se in fase di negoziazione della lettera di credito con il cliente aveste dei dubbi, non esitate a contattarci per una consulenza. Siamo a disposizione per visionarne la bozza.

Nel contesto globale attuale, la gestione dei rifiuti rappresenta una sfida cruciale per la sostenibilità ambientale. I trasporti transfrontalieri di rifiuti consistono nella movimentazione di rifiuti tra due o più Paesi. Sono un elemento chiave per garantire che i materiali vengano smaltiti, riciclati e riutilizzati in modo responsabile.

I trasporti transfrontalieri di rifiuti, materia complessa e delicata, sono disciplinati, in linea generale, dalla seguente normativa:

Regolamento (CE) n. 1013/2006:  relativo alle spedizioni di rifiuti

Convenzione di Basilea del 22 marzo 1989: relativa al controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione

Decisione del Consiglio OCSE n° 107 del 2001: relativa alla revisione della n. C(92) 39/def. sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti destinati ad operazioni di recupero

Direttiva CEE 98-2008: relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive

D.LGS 152 del 2006: norme in materia ambientale

REG CEE 1418-2007: relativo all’esportazione di alcuni rifiuti destinati al recupero, elencati nell’allegato III o III A del regolamento (CE) n. 1013/2006, verso alcuni paesi ai quali non si applica la decisione dell’OCSE sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti

REG CEE 669 2008: integra l’allegato IC de regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle spedizioni di rifiuti

REG CEE 413-2010: apporta alcune modifiche al regolamento (CE) n. 1013/2006 (spedizioni transfrontaliere)

REG CEE 837-2010: modifica in parte il regolamento 1418/2007/Ce (Esportazione rifiuti)

REG CEE 664-2011: apporta alcune modifiche al regolamento (CE) n. 1013/2006 (Spedizioni di rifiuti)

REG CEE 255-2013: apporta modifiche agli allegati IC, VII e VIII del regolamento (CE) n. 1013/2006

(Allegati disponibili nella sezione download)

Affidati a noi per gestire il trasporto transfrontaliero di rifiuti. La nostra esperienza nel settore ci consente di offrirti un servizio personalizzato, che include consulenza, gestione documentale e tracciabilità delle spedizioni. Scopri come possiamo supportarti nella realizzazione di un ciclo di vita dei materiali più sostenibile e conforme alle normative internazionali.

La classificazione delle merci pericolose: 9 classi

Le merci pericolose sono suddivise in 9 classi, ognuna con caratteristiche specifiche e normative da seguire. Ecco una panoramica delle 9 classi di merci pericolose che devono essere conosciute in fase di spedizione:

Classe 1: Esplosivi

Include sostanze e articoli esplosivi, come fuochi d’artificio e munizioni. La loro spedizione richiede autorizzazioni speciali e imballaggi certificati.

Classe 2: Gas

Comprende gas compressi, liquefatti e disciolti. È suddivisa in tre categorie: gas infiammabili, non infiammabili e tossici.

Classe 3: Liquidi infiammabili

Include i liquidi con un punto di infiammabilità basso, come solventi e combustibili. Un’adeguata ventilazione e contenitori appropriati sono essenziali.

Classe 4: Solidi infiammabili

Racchiude solidi che possono infiammarsi spontaneamente o provocare incendi, come polveri o materie fibrose.

Classe 5: Sostanze comburenti e perossidi organici

Include sostanze che, a contatto con materiali infiammabili, possono provocare incendi. I perossidi organici presentano un rischio esplosivo.

Classe 6: Sostanze tossiche e infettive

Qui troviamo sostanze che possono causare effetti nocivi sulla salute umana, comprese quelle biologiche e microbiologiche.

Classe 7: Materiali radioattivi

Include materiali che emettono radiazioni ionizzanti, necessitano di cautele particolari e di un corretto imballaggio.

Classe 8: Sostanze corrosive

Riguarda prodotti chimici che possono corrodere i materiali o causare ustioni, come acidi e basi forti.

Classe 9: Merci pericolose varie

Comprende sostanze che, pur non rientrando nelle altre classi, possono essere pericolose durante la spedizione, come rifiuti o articoli pericolosi.

Per garantire la sicurezza e la conformità alle normative internazionali, è fondamentale collaborare con esperti nel campo delle spedizioni di merci pericolose. La nostra azienda offre servizi specializzati, sgravando i nostri clienti da complicazioni burocratiche e assicurando spedizioni sicure e puntuali.